SAN BENEDETTO DEI MARSI. L’Avis comunale di San Benedetto dei Marsi ha festeggiato il 25° anniversario di fondazione.
Tante le autorità che hanno partecipato tra le quali, il sindaco Quirino D’Orazio e l’amministrazione comunale al completo, il vice presidente vicario di Avis Abruzzo Guerrino Fosca, il presidente di Avis provinciale L’Aquila, Domenico Di Domenico, il maresciallo Loreto Colabianchi, i rappresentanti di numerose Avis consorelle e delle associazioni cittadine.
Dopo la sfilata dei labari e la messa, officiata dal parroco don Francesco Iulianella, il corteo si è fermato al monumento Avis, dove è stata scoperta una targa commemorativa della giornata e deposti dei fiori a ricordo dei soci scomparsi.
«Fino al 1988 a S. Benedetto dei Marsi, per trovare il sangue per un familiare malato, ci si rivolgeva a donatori occasionali che donavano dietro compenso in denaro». Le parole del presidente Avis di San Benedetto dei Marsi, Gianni Colangelo durante il suo discorso «questa vile abitudine, considerata ai tempi quasi “legale”, metteva inoltre a rischio la salute di donatori e riceventi in quanto, il sangue che arrivava occasionalmente, da persone che spesso non rispettavano nemmeno gli intervalli di donazione, non era dei più sicuri. Oggi in Italia, il sangue che arriva da donatori abituali e periodici, è gratuito e sicuro al 100%, molte regioni hanno raggiunto l’autosufficienza garantendo ai malati, il diritto a trovarlo sempre, soprattutto nelle emergenze. L’Avis di S. Benedetto dei Marsi, da 25 anni, contribuisce ad avere queste certezze, grazie ai direttivi che si sono succeduti, ai soci donatori e collaboratori. I soci della nostra comunale ogni anno donano la media di 200 sacche di sangue ed emoderivati, tante per un paese di 4000 abitanti. Riceve 25/30 nuove domande d’iscrizione, per la maggior parte da giovanissimi.
Il nostro gruppo giovani, uno dei pochi della provincia e orgoglio della nostra Avis, è attivissimo e non a caso, molti di loro, nello scorso febbraio sono stati eletti nel consiglio direttivo. Questo ci fa ben sperare per l’auspicato ricambio generazionale che, per associazioni di volontariato come l’Avis, è fondamentale».
Il sindaco Quirino D’Orazio ha posto l’accento sull’importanza del volontariato in una comunità come quella Sambenedettese, si è detto orgoglioso di Avis e invitato i propri concittadini, a considerarla un fiore all’occhiello di San Benedetto.
Commovente il momento che ha visto protagonista Arnaldo Santilli, noto personaggio di San Benedetto, ex sindaco e donatore Avis per diversi anni che, durante il suo intervento, si è visto cingere con la fascia tricolore dal Sindaco D’Orazio.
Dopo le cerimonie istituzionali, la giornata è proseguita con un pranzo, allietato da musica e balli, presso la struttura che ospita le sedi di Avis, Alpini e circolo anziani.