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Marsica, territorio strategico tra Roma e Pescara, per il futuro dell'Abruzzo

Marsica, territorio strategico tra Roma e Pescara, per il futuro dell'Abruzzo


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AVEZZANO. Grande successo per "Spazio Democratico", la manifestazione organizzata dal circolo PD di Avezzano, tenutasi domenica 15 settembre a Castello Orsini e presentata dal segretario Lorenza Panei.

 

La giornata è stata suddivisa in due momenti, uno incentrato sulle questioni inerenti esclusivamente la città di Avezzano, l’altro riguardante la Marsica e il suo ruolo nell'ambito del territorio abruzzese.

 

Il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio, il quale ha introdotto i lavori, ha voluto subito sottolineare l'importanza di un dibattito su argomenti quali «la valorizzazione infrastrutturale della direttrice Tirreno Adriatica, che da Roma Capitale mette in contatto con il territorio della città di Pescara».

«La città di Avezzano ha potuto ospitare un incontro di grande spessore» ha detto Di Pangrazio. «È arrivato quindi il momento di guardare i temi. Penso alla questione delle aree interne, delle città territorio come Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro» ha continuato poi il consigliere «o alla necessità di organizzare i servizi in maniera coordinata e non campanilistica».

 

Nella prima parte dell'incontro, dedicato alle dinamiche economiche, sociali e politiche della città di Avezzano sono intervenuti Fabrizio Amatilli, presidente della III commissione comunale, Carlo Tinarelli, capogruppo PD Avezzano, Domenico Di Berardino, presidente del consiglio comunale e Gabriele De Angelis, assessore al bilancio e allo sviluppo economico. Gli amministratori locali hanno risposto alle domande dei giornalisti presenti sul palco: Nello Maiolini, Pierluigi Palladini e Magda Tirabassi.

Tanti i temi affrontati: dalla situazione del tribunale, a quella dell’ospedale, dallo stato del centro storico, al lavoro svolto dall’amministrazione comunale a 16 mesi dall’insediamento.

 

Nella seconda parte dell’evento, che ha visto la partecipazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini, del presidente della scuola di Regione, Luciano D’Alfonso e del docente dell’Università di Cassino e Lazio Meridionale, Marcello Sansone, si è parlato del rapporto tra il territorio marsicano e le aree metropolitane di Roma Capitale e di Pescara Città dell'Adriatico. A fare da mediatori Stefano Pallotta, presidente dell’ordine dei giornalisti d’Abruzzo e Primo Di Nicola, giornalista dell’Espresso.

 

Legnini ha commentato la situazione della Regione in merito al trasporto su rotaie, sostenendo che una delle priorità è il mai compiuto ammodernamento delle linee ferroviarie in Abruzzo, che dovrà includere anche la velocizzazione della ferrovia Pescara-Roma, confermando le scelte progettuali delle tratte Avezzano-Roma e Sulmona-Pescara.

L’altro tema su cui il sottosegretario ha posto la sua attenzione è stata l’infrastruttura necessaria alla linea internet, elemento indispensabile per la ripresa del territorio abruzzese e il trasporto su ferro.

«Questo non solo per una questione, importante, di diritto all'accesso ad un servizio ormai necessario come la rete» ha dichiarato Legnini «ma anche in qualità di attrattiva per investimenti esogeni verso il nostro territorio. Il Digital Divide rappresenta un profondo gap in quanto riduce fortemente l'attrattiva per le grandi aziende che decidono di voler investire nei territori interni dell'Abruzzo».

 

Il presidente di Scuola Regione, Luciano D'Alfonso, ha invece evidenziato la necessità, nelle prossime elezioni regionali, di garantire un'ampia partecipazione elettorale. Tra gli strumenti che D'Alfonso ritiene centrali, c'è il ruolo delle primarie nel Partito Democratico. «A stabilire la squadra che parteciperà alle elezioni» ha commentato l’ex sindaco di Pescara «dovranno essere i cittadini. Non accetterò nessuna candidatura che non giunga per mezzo delle primarie». «L'Abruzzo» ha infine concluso «ha bisogno di non dover iniziare sempre da capo. Una classe dirigente competente deve infatti essere in grado di portare avanti questioni che riguardano tutti i cittadini al di là dei colori politici e dell'alternarsi delle legislature».

 

La questione delle aree interne è stata invece analizzata dal professore dell’Università di Cassino e Lazio Meridionale, Marcello Sansone. «La situazione di drammaticità in cui si trovano le aree interne» ha spiegato il docente «è dovuta ad un lungo processo storico-culturale. Una delle cause è comunque la mancata gemmazione di attività produttive intorno ai grandi insediamenti industriali giunti in passato».

 

 

Maria Caterina De Blasis