CELANO. È arrivato da Confindustria L’Aquila il comunicato ufficiale che sancisce il licenziamento degli 80 dipendenti della Pittini.
La lettera è indirizzata al dipartimento delle politiche del lavoro della Provincia, alle risorse umane della trafileria celanese e alle organizzazioni sindacali che si occupano della vicenda, Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil.
Confindustria comunica quindi che la propria associata, la trafileria-zincheria Pittini, “si trova nella necessità di procedere al licenziamento collettivo per cessazione delle attività di n.80 dipendenti, corrispondenti all’intero organico aziendale, a causa dell’estrema gravità della situazione – che si protrae da tempo – e della previsione della irreversibilità della stessa, che impongono l’assunzione della determinazione, dolorosa ma inevitabile, di cessare l’attività produttiva”.
La decisione, se per Confindustria è dolorosa, per i dipendenti del gruppo Pittini è invece disastrosa. Dopo le lotte che li hanno visti protagonisti insieme ai sindacati davanti ai cancelli o sulla Tiburtina, sono stati raggiunti dall’annuncio definitivo che porta la firma del condirettore di Confindustria Carlo Imperatore.
La confederazione degli industriali comunica poi che il bilancio della trafileria è in negativo e così rimarrebbe, secondo le previsioni, anche l’anno prossimo; che le azioni di risanamento degli ultimi anni si sono rivelate inutili e che non è stato possibile trovare clienti in grado di assorbire le potenzialità dello stabilimento.
Niente da fare, quindi. L’arrivo della lettera di Confindustria rappresenta, infatti, il formale inizio della procedura di licenziamento.
Il deputato Filippo Piccone ha presentato, intanto, un’interrogazione parlamentare indirizzata ai ministri dello Sviluppo Economico, del Lavoro e dell’Ambiente. Scopo del parlamentare, sindaco di Celano, quello di far intervenire il governo sulla vicenda dello stabilimento marsicano del gruppo Pittini.
Maria Caterina De Blasis