Lavoro

Oltre 800 bidelli abruzzesi rischiano di perdere il lavoro

Oltre 800 bidelli abruzzesi rischiano di perdere il lavoro


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REGIONE. I segretari regionali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl, Luca Ondifero e Leonardo Piccinno, denunciano che in Abruzzo circa 850 lavoratori impegnati negli appalti di pulizia e sorveglianza delle scuole abruzzesi rischiano di perdere la loro occupazione.

 

I tagli alla spesa, effettuati prima dal ministro Gelmini e quest'estate dal ministro Maria Chiara Carrozza, hanno inizialmente determinato un arretramento delle condizioni salariali e occupazionali già precarie. Il nuovo taglio prospettato in relazione alle gare di appalto in corso di aggiudicazione (su tutto il territorio nazionale) rischia poi di aggravare ulteriormente e pesantemente le condizioni di lavoro e di reddito, e persino il mantenimento del posto di lavoro.

 

«Ci appare opportuno evidenziare» sottolineano Ondifero e Piccinno «che i circa 850 addetti abruzzesi hanno redditi che oscillano tra i 300 e i 700 euro mensili e sono coinvolti già da qualche anno dalla cassa integrazione in deroga per far fronte ai tagli già operati».

 

«La vertenza» continuano i due segretari «ha una dimensione estesa, visto il numero considerevole sul piano nazionale (24mila persone), ma anche su quello regionale, ed è oggetto di trattative presso il ministero dell’Istruzione e dell’Università e presso il ministero del Lavoro». «Questa vertenza non riguarda solo la drammaticità della situazione dei lavoratori impegnati negli appalti ma investe la scuola pubblica nel suo complesso, poiché i tagli delle risorse finanziarie (negli ultimi anni sono stati tolti alla scuola circa 8 miliardi di finanziamento) mettono a rischio il futuro della scuola pubblica e la sua funzione fondamentale per il Paese, e nello stesso tempo addirittura anche le condizioni di igiene e sicurezza degli studenti».

 

Intanto per il prossimo 14 ottobre è prevista una riunione nazionale al ministero dell'Istruzione e dell’Università. A sostegno dell'iniziativa Filcams Cgil e Fisascat Cisl hanno deciso di effettuare un presidio regionale dinanzi alla Prefettura dell’Aquila, per la stessa giornata, a partire dalle ore 10.30. (Mc.dB.)