PESCINA. Ha aspettato che uscissero dal discount e poi le ha freddate a colpi di pistola. E’ stato spietato ed ha agito in un parcheggio dove c’erano anche altre auto e potevano essere coinvolte anche altre persone.
Le ha lasciate a terra, e non curante di quello che aveva fatto, è tornato a casa.
L’assassino si chiama Veli Selmanaj, ha 46 anni ed è di origine kosovara.
Le due vittime sono Fatime Selmanaj di 45 anni e sua figlia Senada, di 21.
Una famiglia trapiantata in Italia dopo la guerra che ha coinvolto l’ex Jugoslavia. L’uomo era stato denunciato da due sue figlie, tra cui la giovane e bellissima Senada, di violenza sessuale. E per questo il giudice ha predisposto il suo allontanamento da casa.
Ma non il suo arresto.
La moglie aveva anche chiesto la separazione, stanca di soprusi e violenze.
Selmanaj ha ucciso la sua bella figlia e la sua ex moglie, conosciuta da tutti come grande lavoratrice. Lavorava alla Coltor, sulla Circonfucense.
Sul posto sono subito arrivati i carabinieri. Ai quali, purtroppo, è spettato anche allontanare decine e decine di curiosi. Intanto, altri uomini dell'Arma raggiungevano a casa sua, il presunto assasino che poi avrebbe confessato in caserma.
Dopo pochi minuti è arrivato anche il sindaco Maurizio Di Nicola, accompagnato da altri rappresentanti dell’amministrazione comunale.
Una tragedia immensa, che forse, o quasi sicuramente, poteva essere evitata. Qualora la legge italiana fosse stata più rigida con chi si macchia di un certo tipo di reato.
E che segna in maniera indelebile la vita dei cinque fratelli di Senada, che ora dovranno trovare la forza di sostenersi a vicenda. (m.t.)
Foto da Facebook