Politica 08:00

Cartelle Tares. L'opposizione guidata da Di Cesare accusa D'Orazio

Cartelle Tares. L'opposizione guidata da Di Cesare accusa D'Orazio


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SAN BENEDETTO DEI MARSI. Cartelle per il pagamento della Tares, tributo comunale sui rifiuti e sui servizi e l’opposizione si fa portavoce del malcontento dei cittadini, scagliandosi contro l’amministrazione a guida del sindaco Quirino D’Orazio.

La protesta prende piede anche su Facebook, dove i cittadini lasciano quotidianamente commenti contro l’amministrazione.

Parte anche una raccolta di firme per sollecitare il Comune a ricalcolare le tariffe e fare una nuova stima dei valori che sono confluiti nella tassa.

L’ex sindaco Paolo Di Cesare, oggi consigliere comunale di minoranza, spiega come nel 2010 “abbiamo provveduto a riorganizzare il servizio di raccolta dell’immondizia. In modo da poter gestire in autonomia la raccolta e il trasporto. L’anno scorso abbiamo acquistato i mezzi e i bidoncini. E’ vero che ci sono state delle spese che sono quelle che ora l’attuale amministrazione vuole a tutti i costi coprire. Ma abbiamo avuto anche un risparmio di circa 7mila euro l’anno, proveniente dalla vendita di carta, plastica e vetro. E un altro dall’arrivo in discarica del 50% in meno rispetto agli anni precedenti”. Di Cesare reclama all’attuale amministrazione di non aver avuto il coraggio di applicare sconti, in considerazione anche degli effettivi risparmi, che si sarebbero spalmati sul lungo periodo.

Il consigliere di minoranza Fabrizio Cerasa,  chiede così all’attuale amministrazione di “di rivedere i conti sulla reale stima delle spese di quest'anno e di non nascondere un dissanguamento utilizzando i numeri del 2012, che dovevano essere soltanto la base di partenza della stima dei costi di quest'anno. La spesa della differenziata, e non quella dei cassonetti dell'anno scorso, deve essere coperta dalla Tares”. Molto attivo anche sul social network Fb Cerasa invita i cittadini a mobilitarsi e a far valere i propri diritti, in modo da arrivare alle firme necessarie, come da statuto comunale, per richiedere la rivalutazione delle tariffe.

Il sindaco Quirino D’Orazio risponde alle accuse con la diffusione a tutti i cittadini di una comunicazione che giustifica gli aumenti con le nuove prescrizioni della legge: “I maggiori costi della Tares, rispetto alla vecchia Tarsu, sono purtroppo imposti dalla legge che prevede, tra le altre cose, l’introduzione dell’obbligo della copertura del 100% dei costi sostenuti per il servizio di gestione dei rifiuti, obbligo non previsto negli anni precedenti. Vanno così coperte le spese fatte dalla precedente amministrazione. C’è poi la maggiorazione di 30 centesimi a metro quadrato, con prelievo diretto dello Stato. E’ la legge che stabilisce i prezzi per le utenze domestiche, per cui la tassa è determinata in base ai metri quadrati e al numero degli occupanti. Per le utenze non domestiche, oltre alla superficie dell’immobile, viene considerata anche la categoria e la tipologia di attività svolta”.

A rimetterci, ancora una volta, rimangono i cittadini e più di tutti commercianti,i quali, ogni giorno devono battersi tra contrazione dei consumi e tasse esose da pagare. (m.t.)