OVINDOLI. Il vicesindaco di Ovindoli, Marco Iacutone, ha inviato una lettera al sindaco di Rocca di Botte, ai presidenti dei Parchi Naturali dei Simbruini e del Sirente Velino, al presidente della commissione cultura e turismo della provincia dell’Aquila, alle associazioni di categoria Coldiretti, Cia e Confagricoltura e al segretario nazionale del circolo del pastore maremmano abruzzese. Oggetto della missiva la problematica dei lupi negli allevamenti e le possibili soluzioni alla questione.
“Cari colleghi,
relativamente al recente dibattito che si è aperto negli ultimi giorni sulle sempre più frequenti incursioni dei lupi a scapito degli allevamenti di bestiame ed in virtù della conoscenza e dell’esperienza che il nostro territorio ha, vorrei dare un contributo per una possibile soluzione alla problematica.
Lungi dall’avere posizioni integraliste e/o ambientaliste dalle quali sarò sempre distante e fortemente critico, sono personalmente convinto dell’importanza che l’esemplare lupo riveste per il nostro territorio ed ecosistema e, pertanto, attivo sostenitore della sua tutela e salvaguardia. Allo stesso modo, come evidenziato dagli stessi allevatori nell’incontro di Rocca di Botte, riconosco il valore delle greggi e degli allevamenti, sia per l’economia rurale che per la sopravvivenza dei centri montani.
Nel Comune di Ovindoli ed in qualche altro comune marsicano sono presenti alcuni fra i migliori allevamenti italiani di cane pastore maremmano abruzzese, grazie ai quali è stato possibile mantenere in vita questa razza che da più di 2000 anni abita sulle nostre montagne insieme ai pastori e gli abitanti e che è considerata, da diversi studi, come l’unico rimedio naturale e biologico all’attacco dei lupi.
Tale presenza è attualmente valorizzata e stimolata dal Comune di Ovindoli e dal Parco Regionale Sirente-Velino. Evidentemente questa azione di sensibilizzazione non è ancora sufficiente. Pertanto, vorrei sollecitare altri Comuni ed altri Enti interessati da questo tipo di problematica, nonché le associazioni agricole di categoria a fare qualcosa in più per questo cane e per i pastori.
Ritenendo tale proposta fattibile nonché perfettamente integrata con le caratteristiche economico-territoriali delle nostre zone, sono a disposizione per fissare una serie di incontri finalizzati a discutere quanto finora esposto”.