Cronaca 16:00

Giovagnorio fa esplodere la bomba sicurezza sugli edifici scolastici a Tagliacozzo

Giovagnorio fa esplodere la bomba sicurezza sugli edifici scolastici a Tagliacozzo


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TAGLIACOZZO. Esplode la bomba sicurezza degli edifici scolastici a Tagliacozzo. Il capogruppo della minoranza in consiglio comunale, Roberto Giovagnorio, accompagnato dal consigliere di maggioranza Alfonso Gargano, racconta in una conferenza stampa, con tutti i dati alla mano, il perché le scuole che sorgono sul territorio comunale non sono sicure. Soprattutto mette in evidenza il fatto che l’amministrazione comunale non abbia provveduto alle dovute verifiche sismiche sulle scuole, come vuole la legge. Presenti anche due madri che hanno annunciato che si rivolgeranno alla Asl per richiedere un sopralluogo sull’istituto frequentato dai loro figli, in quanto, sono da sempre al corrente di quanto non è stato fatto.

 

Di seguito il testo diffuso a tutti i giornalisti presenti alla peculiare conferenza, che si è tenuta davanti a un bar, in quanto il primo cittadino Di Marco Testa non ha concesso al consigliere di minoranza la sala consiliare.

 

Vista la continua e crescente attenzione da parte della popolazione sull’argomento“Verifica Sismica scuole”, con l’obbligo derivante, in quanto rappresentante del popolo, mi ha spinto a convocare questa conferenza stampa. Lo scopo è di chiarire ancora una volta la questione, ragguagliandovi su quanto è stato fatto (e non è stato fatto) nell’ultimo mese.

 

Il 30 settembre, vista l’inerzia ed il disinteresse da parte dell’attuale maggioranza consiliare, ho richiesto che fosse inserito all’Ordine del Giorno del Consiglio l’argomento “Verifiche sismiche obbligatorie e sicurezza delle scuole”. Due sono le certezze che l’attuale amministrazione può vantare sulla questione: 1) di essere “fuorilegge” 2) di non essere interessata ad “attingere” i finanziamenti regionali.

 

Per il punto 1, Il 31 marzo 2013 scadevano i termini di legge per le verifiche sismiche sulle scuole.

Tali verifiche erano obbligatorie. Oggi lo sono ancora di piu’!!!

 

L’adempimento all’obbligo spettava esclusivamente al proprietario delle strutture, cioè il Comune.

Il Primo Cittadino era stato avvisato almeno tre volte, per iscritto dal suo tecnico di fiducia (il Responsabile Area Tecnica) delle scadenze imminenti. Almeno tre volte gli era stato chiesto di individuare le somme necessarie a espletare le verifiche “obbligatorie”. Almeno tre volte gli aveva ricordato come un’inerzia sulla questione avrebbe procurato anche danni in termini di perdita di finanziamenti.

 

Per quanto riguarda, invece, il punto 2), volevo rammentare come il Presidente Chiodi, pur “rigettando” il progetto del Polo Scolastico Unico alla cifra di 8 milioni e 600 mila euro (in partica quanto spende oggi Torino per tutte le sue scuole), consigliava di fare due elementari  azioni: a) trovare un logico nesso tra i soldi richiesti e i danni del sisma, b) allegare uno schema con caselle da riempire, altre da barrare (evidenziando il tutto con cerchi e freccette). Sul progetto preliminare trasmesso, a pag. 4 della Relazione Tecnica si sottolinea come …” a seguito dei recenti eventi sismici del 2009….sono comparse microlesioni sulle travi portanti del solaio sottotetto (alcune interne, altre perimetrali) e all’intradosso di alcuni solai”.

 

Pertanto, si scrive che il sisma ha procurato danni alle strutture ma non si può o vuole ottemperare alle modalità di richiesta dei fondi, verso chi i fondi li destina nei termini di Legge. Giova ricordare che nello stesso periodo il Comune di Sante Marie (6 luglio 2011, cioè 13 giorni prima di Tagliacozzo) ha presentato le “celeberrime” schede compilate correttamente ed ha ottenuto i finanziamenti. Come giova ricordare come il Comune di Pescina è riuscito nello stesso scopo, pur presentando le schede 3 mesi dopo Tagliacozzo e Sante Marie.

 

Riporto quanto scritto dal Dott. Morgante sulla stampa: …Per lo specifico del Comune di Tagliacozzo, come ho più volte detto in pubblico e privato al sindaco, vi è ancora la possibilità di richiedere finanziamenti purché: ci sia il danno da terremoto, gli edifici siano destinati a scuola e non si siano ricevuti già altri finanziamenti per lo stesso scopo…”

 

Poiché di risposte non ne sono venute, nonostante le numerose sollecitazioni effettuate e documentate dal sottoscritto in Consiglio, mio rammarico sono stato costretto a rivolgermi al Prefetto della Provincia dell’Aquila.

 

Sono passati sette mesi dal termine ultimo e nessuna verifica è stata fatta né è in programma.

Nonostante come padre, cittadino e consigliere comunale avessi dichiarato la massima disponibilità a effettuare un consiglio straordinario in tempi brevi per approvare una variazione di bilancio finalizzata a reperire i fondi necessari alle verifiche;

 

Nonostante avessi preannunciato la mia massima disponibilità anche a votarla assieme alla maggioranza, nonostante tutto questo, nessuna riposta è arrivata.

 

Ho chiesto quindi al Prefetto, ben consapevole della gravità del momento, di nominare un commissario Ad Acta che provveda ad ottemperare agli obblighi di Legge.

 

Non mi fermerò. E se non avro’ risposte dettagliate e concordate con l’intero Consiglio Comunale,il prossimo passo sarà quello di un’interrogazione parlamentare ad hoc, coinvolgendo i parlamentari abruzzesi TUTTI, quelli della mia parte politica in primis.

 

Voglio anche informarvi che proprio ieri, nella mia opera di martellamento incessante, sono stato ricevuto dalla Dirigente Scolastica Prof. Marina Novelli, la quale mi ha comunicato una novità importante:

ha scritto al Primo Cittadino invitandolo al più presto ad effettuare le verifiche sismiche obbligatorie di Legge. Ma su questo non potevo avere dubbi, Chi lavora con 700 alunni, ne ha bene a cuore la sicurezza e la salute.

 

Le madri, i bambini ed i ragazzi, ma anche i docenti ed il personale, che vivono le scuole tutti i giorni, meritano delle risposte, non il silenzio. Meritano di sapere se le scuole dove entrano tutte le mattine sono sicure o meno. A loro non interessa chi ha sbagliato. A loro non interessano le polemiche, soprattutto politiche con il “balletto” di chi è più bravo a scansare le responsabilità. A loro interessa potersi fidare di chi li governa e guida. Ognuno faccia il proprio dovere. Anzi di più.

 

Tagliacozzo 31 ottobre 2013                                                 Roberto Giovagnorio

 

 


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