Lavoro 08:50

Vertenza Pittini. Il botta e risposta sui giornali di D'amico, Piccone e Pezzopane

Vertenza Pittini. Il botta e risposta sui giornali di D'amico, Piccone e Pezzopane


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MARSICA. Sul tema “chiusura  trafileria Pittini” il vice presidente del consiglio regionale Giovanni D’Amico, ha accusato nei giorni scorsi, il sindaco di Celano, l’onorevole Filippo Piccone, “per il suo silenzio.”

 

“Il suo silenzio, signor Sindaco, mi  preoccupa ed è ingiustificato” così D’Amico tornava a sollecitare l’onorevole Piccone affinché, come anche chiesto dai rappresentati sindacali, convocasse  con la massima urgenza un incontro  presso il Comune di  Celano per affrontare concordemente   le conseguenze  della chiusura dell’azienda Trafilerie Pittini -ex Maccaferri-.

 

“Alla mia richiesta di convocare presso il Comune di Celano una unità di crisi con  la presenza della Regione Abruzzo, le istituzioni e le organizzazioni sindacali, per affrontare  la situazione occupazionale  resa estremamente critica dalla chiusura  della Trafilerie  Pittini, non ho avuto risposta.  E con me, sono rimasti senza risposta  i lavoratori, le istituzioni  e le organizzazioni sindacali che avvertono tutta l’incertezza e la gravità della situazione. Ritengo  ingiustificato ed ingiustificabile  il silenzio del Sindaco, e  mi preoccupa  perché  di fatto si sta sottraendo, come già il Presidente Chiodi,  ad un impegno a cui un Amministratore non può e non deve sottrarsi”.

 

Di tutta risposta, non si è fatta attendere la contro risposta del sindaco di Celano che ha accusato “alcuni politici o pseudo tali che vogliono solo sfruttare il momento per un loro tornaconto personale”.

 

Sulle pagine del quotidiano Il Centro, abbiamo letto la risposta dell’onorevole Filippo Piccone: “Abbiamo tentato di interloquire con la Pittini, per cercare di mitigare tale situazione, magari trovare una soluzione, ma la proprietà non si è mai resa disponibile a un confronto. Chi mi ha amareggiato è stato invece il gruppo Maccaferri che sul nostro territorio ha preso molto con lo zuccherificio, la centrale e il settore delle trafilerie, gruppo che come niente fosse ha abbandonato tutto”. Per quel che riguarda l’incontro romano, il sindaco ha evidenziato che si è trattato di un appuntamento informale. “D’Amico sta facendo sciacallaggio politico perché alla ricerca di voti per le prossime elezioni regionali, approfittando di famiglie in difficoltà. Io sono pronto a indire e partecipare a tutti i tavoli, ma D’Amico mi dovrebbe anche spiegare se ha una soluzione o quantomeno una proposta, altrimenti torneremo solo a fare chiacchiere che non servono a nessuno se non a chi è a caccia di voti a tutti i costi».

 

E’ arrivato, così, anche l’intervento della senatrice del Pd, Stefania Pezzopane:

 

"Ho personalmente verificato che il Ministero e' ancora disponibile a riconvocare il tavolo sulla vertenza Pittini, con Sindacati, Azienda e Istituzioni ma, qui in Abruzzo, bisogna cambiare passo di fronte alle gravi crisi aziendali che si moltiplicano e le situazioni drammatiche in cui versano  migliaia di lavoratori ."

 

Così ha dichiarato la senatrice del Pd Stefania Pezzopane che ha anche  annunciato di presentare una apposita interrogazione urgente al ministero delle Attivita' Produttive e del Lavoro sulla vertenza Pittini. "Un'altra vicenda tragica che attraversa la nostra Provincia, vicenda esplosa per volontà' dell'Azienda a soli tre anni dall'accordo raggiunto al Ministero a seguito dell'uscita di scena della Maccaferri. Un grosso problema per gli 86 lavoratori e per le loro famiglie, ma anche per Celano e la Marsica e' un colpo al cuore. Grazie anche al Prefetto e al lavoro prezioso delle organizzazioni sindacali un tavolo e già attivato, ma Azienda e Regione sono stati assenti e hanno svuotato di significato lo sforzo fatto.

 

Noi abbiamo il dovere di insistere. E la Regione ed il Presidente Chiodi non possono continuare a fregarsene dei drammi del territorio. In questo quadro drammatico,dobbiamo tutti unirci attorno ai lavoratori e alle loro famiglie per trovare soluzioni e per spingere l'Azienda ad un confronto. Risulta quindi avvilente,la posizione autarchica  del sindaco di Celano e parlamentare Filippo Piccone che, di fronte ad un giusto appello del Vicepresidente del Consiglio Regionale Giovanni D'Amico, di far convergere tutte le forze in una unità di crisi, si chiude a riccio stigmatizzando proprio chi, come D'Amico,  Di Pangrazio ed altri, stanno cercando, anche con iniziative in Consiglio regionale, di svegliare dal letargo il Presidente della Regione.

 

Anche in questa vicenda spicca l'assenza di Chiodi. L'idea invece di lavorare tutti insieme uniti agli 86 lavoratori, nei diversi livelli istituzionali e insieme a tutte le forze sociali e' una buona proposta da cogliere al volo, ma e' una vera e propria urgenza."


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