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Rettificato l’avviso sui tributi comunali di Celano

Nel precedente comunicato era stato omesso l’emendamento che, di fatto, riduceva le aliquote


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CELANO. «Se, come dicevano i latini “errare è umano”, in questi giorni, a Celano, gli Uffici comunali preposti si sono dati un bel da fare per ovviare al “difetto di comunicazione” che ha riguardato le delibere dell’Irpef e dell’Imu, imperfezioni che hanno causato qualche disagio ai contribuenti». È quanto si legge nella nota diffusa dal Comune di Celano in merito alla vicenda legata al pagamento di Imu e Irpef

 

Qualche giorno fa, infatti, i consiglieri comunali di minoranza hanno diffuso una nota con la quale si evidenziavano discrepanze nei provvedimenti adottati dal Consiglio Comunale. Per la questione relativa all’Irpef è stato chiarito che la delibera che fissava l’aliquota allo 0,8 per mille è stata in realtà pubblicata il 24 agosto. Si è proceduto alla ripubblicazione della delibera il 28 agosto dopo l’aggiornamento dell’aliquota abbassata allo 0,2 per mille.

 

Per la deliberazione del Consiglio comunale n. 23 del 15 luglio 2013, relativa invece all’imposta Imu, si legge ancora nella nota la necessità di un approfondimento che spieghi con chiarezza i fatti. La delibera in argomento, avente ad oggetto le determinazioni delle aliquote per l’applicazione dell’imposta comunale propria per l’anno 2013, stabiliva il pagamento delle aliquote più basse. La discrepanza si è verificata al momento della pubblicazione dell’avviso che, per un mero errore, riportava il testo della proposta di deliberazione omettendo di inserire l’emendamento (illustrato dal consigliere comunale Giuseppe Cleofe ed accolto dall’intera assemblea civica) che riduceva di fatto le aliquote.

 

«Ora» conclude il comunicato «aggiungendo che si è già provveduto alla rettifica dell’avviso, si riportano di seguito le aliquote in vigore così come approvate dal Consiglio comunale: 5,6 per mille, unità immobiliari (diversa dalla prima casa) cedute in comodato d’uso gratuito ai familiari (padre, figlio) con registrazione dell’atto. 7,6 per mille, aliquota base per tutti gli immobili diversi di precedenti (altri fabbricati, aree edificabili)».


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