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Confagricoltura Abruzzo: più contrasto al commercio illegale della legna da ardere

Già la Confesercenti dell’Aquila aveva denunciato l’aumento, nella Marsica, del fenomeno dell’abusivismo nel settore del taglio dei boschi


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AVEZZANO. Confagricoltura Abruzzo si associa e condivide le preoccupazioni recentemente espresse dalla Confesercenti dell’Aquila sul tema della commercializzazione illegale della legna da ardere nella Marsica.

 

«Il fenomeno è in crescita e in particolare si relaziona al problema più generale dei controlli verso quell’area grigia del panorama forestale, ovvero verso il sempre crescente flusso di utilizzazione e commercio di materiale legnoso non supportato da sufficienti elementi di trasparenza, tali da legittimarne dubbi sulla piena regolarità» dichiara Concezio Gasbarro, dottore forestale e presidente di Confagricoltura Abruzzo. «Non ci riferiamo» spiega Gasbarro «a quel fenomeno definibile come illegalità storica, fatto più che altro di modesti illeciti amministrativi contro i quali si esplica una corretta azione di prevenzione e contrasto da parte delle istituzioni competenti».

 

Confagricoltura Abruzzo, infatti, vuole focalizzare l’attenzione verso quelle forme di illegalità dimenticate, caratterizzate dal lavoro irregolare, dal mancato rispetto delle norme sulla salute e sicurezza dei lavoratori, con i correlati fenomeni di evasione fiscale e contributiva e di lesione dei diritti delle proprietà forestali.

 

Questi abusi sono difficili da contrastare perché si concentrano in aree remote e marginali e prestano il fianco a probabili innesti di forme più o meno organizzate di criminalità in totale danno delle imprese regolari, dei proprietari o gestori dei fondi e dell’ambiente.

 

«Risulta necessario» continua il presidente «che le istituzioni pongano maggiore attenzione e incoraggino, anche attraverso la revisione delle norme di settore, l’adozione di albi e certificazioni degli operatori della filiera legno e pongano in essere con maggiore prontezza le disposizioni comunitarie in materia forestale, attivando un chiaro quadro informativo e di supporto sul recepimento del Reg. CEE 995/2010 (definito EUTR) che obbliga chiunque pone in commercio materiale legnoso a garantirne la precisa provenienza attraverso un percorso di tracciabilità.»

 

«Ad onor del vero» conclude Gasbarro «la Regione Abruzzo e gli Uffici Forestali stanno portando avanti una buona legge forestale come da noi auspicato, speriamo solo che la dialettica politica consiliare non rallenti i percorsi di riforma e di riorganizzazione dell’intero settore».