Attualità

Contro la riperimetrazione del Parco Sirente-Velino, le firme di Animal Amnesty

Domani il voto. L’organizzazione a tutela degli animali garantisce che tanta gente è disposta a scendere in piazza


AA-Intestazione_lupi_cs_.jpg

REGIONE. Animal Amnesty, l’organizzazione che fornisce al pubblico le informazioni relative al benessere degli animali, sarà domani all’Aquila, davanti al Palazzo della Regione Abruzzo, per protestare contro la proposta di legge che porterebbe all’eliminazione di oltre 4 mila ettari di fascia protetta del Parco Naturale Regionale Sirente Velino, e consentirebbe la creazione di una zona di caccia e per consentire alcuni progetti immobiliari.

 

Appena si è diffusa la notizia dell’imminente voto sulla proposta di riperimetrazione del parco, avanzata dal consigliere Luca Ricciuti, Animal Amnesty ha organizzato un mail bombing che nel giro di poche ore ha inondato le caselle di posta dei consiglieri regionali. Lo stesso giorno è stata promossa una petizione per salvare il parco che, in poco più di tre giorni ha raccolto oltre centomila firme.

 

La votazione è slittata quindi a domani e, nella stessa mattinata, gli attivisti di Animal Amnesty consegneranno le firme raccolte al presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano e manifesteranno il loro dissenso nei confronti di una proposta di legge che, se dovesse passare, metterebbe a rischio la conservazione di flora e fauna uniche in Italia.

 

Questa di Animal Amnesty è solo l’ultima tappa di una protesta iniziata qualche mese fa. Già lo scorso 26 luglio, infatti, appresa la notizia che la proposta del consigliere Ricciuti sarebbe stata discussa in data 30 luglio, l’organizzazione ha lanciato una protesta on line con un invio massivo di mail agli indirizzi di posta elettronica dei consiglieri regionali. Un’iniziativa che aveva contribuito a far slittare la decisione sulla sorte del parco.

 

Animal Amnesty si dice stanca di rinvii, e chiede un no definitivo alla proposta, promettendo che, se non basteranno le firme, un fiume di gente è pronto a scendere nelle strade a protestare.