Cronaca

"Qua ha fatto il terremoto, forse torno a casa"

Le riflessioni di un papà consigliere comunale di Capistrello sulle risorse da trovare e da destinare alle scuole


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 CAPISTRELLO. «“Qua ha fatto il terremoto, forse torno a casa”. Questo l’sms che ho ricevuto giovedì mattina alle 08:58 da mia figlia, dopo che si erano verificate due lievi scosse in sequenza, del 2,7 di magnitudo la prima e del 2,9 la seconda, avvertite distintamente anche a Capistrello ma localizzate nel distretto dei monti Ernici-Simbruini». È quanto scrive Alfio Di Battista, consigliere comunale PD al Comune di Capistrello.

 

«Così, insieme a molti altri genitori» continua il consigliere «sono accorso presso la scuola media Sabin dove nel frattempo era scattato il piano di evacuazione. Tornata la calma e dismessi i panni del genitore mi sono intrattenuto con la preside, la professoressa Iacovitti, in veste di amministratore, per scambiare con lei alcune considerazioni sullo stato dell’edificio in un contesto che tradisce da tempo la sua legittima aspettativa di poter offrire ai suoi studenti un servizio migliore. Il senso di frustrazione della preside aumenta di fronte all’impossibilità di garantire attività fondamentali per i ragazzi, come lo sport e l’informatica. In effetti, le verifiche strutturali effettuate sulla palestra la scorsa estate hanno fornito risultanze per le quali è stato necessario chiuderla, mentre già da qualche anno, l’aula d’informatica non è più fruibile perché non idonea.

In relazione a ciò la preside mi mostra la corrispondenza intercorsa in questi mesi tra la scuola e gli uffici tecnici del comune, oltre che con gli amministratori. L’intento era di suscitare iniziative risolutive rispetto alle problematiche evidenziate ma mi confessa che, al di la dei buoni propositi, atti concreti non se ne sono visti e la realtà sta lì a dimostrarlo. Per evitare che le segnalazioni della scuola rimangano agli atti solo come doverosi adempimenti burocratici, riterrei giusto che l’amministrazione comunale, sulla scia della rinnovata attenzione per le tematiche sociali, sulle quali si è impegnata a mettere nuove risorse in bilancio, estenda con maggior coraggio il raggio della propria azione.

A tal proposito diventa urgente fare un consiglio comunale per approvare subito il bilancio di previsione 2014 senza arrivare al paradosso degli anni scorsi, quando, grazie alle ampie deroghe permesse dalla legge, è stato possibile approvare i bilanci di previsione nel secondo semestre o addirittura a fine anno, come quello del 2013. Fare subito il bilancio vuol dire dotare l’ente dello strumento di programmazione per fare le cose. Significa mettere in bilancio oltre ai 100.000 euro per il sociale anche i fondi previsti per la ristrutturazione della palestra che però, così come sono stati concepiti, rischiano di diventare l’ennesimo intervento spot, non risolutivo, come è già successo per la scuola elementare di Santa Barbara, dove, nonostante le importanti somme spese, le aule della nuova ala sono state sgomberate mentre quelle relative alle due quinte subiscono infiltrazioni d’acqua dal tetto.

Tali risorse potrebbero essere meglio impegnate in un piano a tre anni per dotare la scuola di 10/12 container, ovvero dei moduli provvisori uso scuola, (musp) da installare nelle adiacenze della scuola elementare di Santa Barbara. In questo modo avremo il tempo per reperire le risorse e per pianificare un intervento serio sulla scuola media, sia che si tratti di fare un intervento strutturale sull’edificio esistente, sia che si tratti di ricostruire un nuovo plesso. E’ evidente che occorrerà reperire somme largamente superiori agli esigui 200.000 euro con i quali però si potrà garantire l’attività didattica in confortevoli prefabbricati per i prossimi tre anni. Il tempo a disposizione per farlo c’è, le risorse pure; basta metterci solo un po di coraggio, e forse, l’inizio del prossimo anno scolastico potrà essere più sereno per tutti».