Tutto rinviato al 18 febbraio prossimo. Così ha stabilito il giudice Giuseppe Giordano e la decisione del Tribunale di Avezzano sulla sorte dei ragazzi disabili del Centro San Domenico arriverà solo dopo che il dottor Agostino Cialfi, neurologo del Centro fornirà il suo parere attraverso una relazione sulle condizioni degli ospiti della struttura della zona nord della città. Cialfi deve rilevare e presentare al giudice un documento in cui mette nero su bianco i miglioramenti dei pazienti dopo anni di cure e di terapie riabilitative.
Le mamme che si stanno battendo ormai da mesi, contestano anche le modalità di valutazione utilizzate per decidere che i loro figli non devono più avere un’assistenza qualificata e a loro avviso necessaria, si aggrappano salde all’ex articolo 26 per avere un filo di speranza, quello che riguarda l’attività di rieducazione con un trattamento globale per un recupero delle abilità relazionali, cognitive e motorie: secondo l’articolo la riabilitazione non ha limitazioni né di tempo né di età.
Non ce la fanno più, sono donne tutte d’un pezzo ma la stanchezza e la sfiducia cominciano a farsi sentire, ‹‹con questi continui rinvii sulla decisione attesa – lo sfogo di Rosanna Nicolai – noi e i nostri figli stiamo vivendo in agonia ormai da ottobre››, Rita Tiburzi punta il dito sulla politica: ‹‹I tagli che vogliono fare non si possono riflettere sui nostri ragazzi, non è umano›› mentre Stefania Abruzzo è impietosa: ‹‹Ci stanno rendendo la vita complicata ma siamo qui per combattere per i nostri figli quindi non ci fermeranno i manager e i burocrati. I nostri figli non hanno voce, siamo noi la loro voce››.
Roberto Verdecchia è l’avvocato che assiste una parte dei pazienti del Centro e giudica l’udienza come una fase interlocutoria dove le parti hanno fatto il punto della situazione: ‹‹Abbiamo verificato ai fini della salvaguardia degli interessi dei nostri assistiti la possibilità e il dovere di consentire al neurologo della struttura di compiere le sue valutazioni per poi prendere le decisioni verificando le attuali condizioni dei pazienti senz’altro migliorate grazie a un centro d’eccellenza come il San Domenico. In secondo luogo bisogna capire le patologie di regresso a cui possono essere sottoposti i ragazzi in caso di trasferimento in altre strutture con caratteristiche diverse dal centro di Avezzano››.
Il volantino dal titolo “I ragazzi speciali del Centro San Domenico” utilizzato durante la fiaccolata in difesa del Tribunale è tornato a circolare e riporta le considerazioni di Fabrizio, un ragazzo diversamente abile: ‹‹Non vogliamo commuovere nessuno ma vogliamo svegliare la coscienza di chi ha in mano gli strumenti legislativi che pur potendo agire si limita a dare proroghe››.
Il pezzo di carta racchiude le speranze di figli e genitori e si conclude con una domanda rivolta a tutti: ‹‹Se tra questi Angeli Invisibili e Speciali ci fosse anche vostro figlio cosa fareste?››.
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