Cronaca 14:58

La Luco dei Marsi che lavora, con la crisi aumenta la vendita della farina

Il molino dei fratelli Carattoli lavora a pieno ritmo per rifornire tanti paesi marsicani in cui l’economia familiare è tornata al pane e alla pasta fatti in casa


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Visto che la crisi non passa tanto vale sedersi a tavola davanti a un buon piatto di fettuccine fatte in casa.

 

Le storie legate allo spaccio di cocaina riempiono da anni le pagine di cronaca su Luco dei Marsi ma oggi è un altro tipo di polvere bianca, buona e legale che mostra l’onestà e la voglia di lavorare dei luchesi: la farina. 

 

Il Molino dei due fratelli Carattoli macina grano e granturco senza sosta, Francesco e Fabio lavorano a tempo pieno per assicurare la quantità di farina richiesta sia nel paese fucense che in quelli limitrofi, da Lecce nei Marsi a Ortucchio, da Trasacco a Collelongo fino a Villavallelonga. 

 

Francesco è sicuro, l’aumento della vendita di farina è legato alla crisi che spinge per il ritorno al consumo di pane e fettuccine fresche non confezionate visto che ‹‹con settanta centesimi compri un chilo di farina, prendi tre uova, impasti e mangi sano e di gusto risparmiando››. 

 

La licenza del mulino porta la data del 1936 e dagli anni cinquanta è la famiglia Carattoli che trasforma le granaglie in farine, all’inizio si macinava il grano dei raccolti ma con l’abbandono dei terreni agricoli il processo si è invertito, grazie a molti piccoli contadini di fiducia sono i due fratelli che vanno a procurarsi le materie prime sia nel Fucino che nelle aree circostanti fino a Magliano dei Marsi accorciando la filiera produttore-trasformatore-consumatore. 

 

Gli affari vanno meglio ma Francesco con saggezza contadina antica è preoccupato perché nel Fucino c’è la tendenza a coltivare il mais da biomassa per la produzione di energia: ‹‹…ma la corrente elettrica mica si mangia!››.

 

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