AVEZZANO. “Questi bambini hanno conosciuto un mondo che prima ignoravano, ma quando conosci il diverso impari a non schivarlo più. Il disagio è in ognuno di noi, l’importante è saper reagire”.
E’ questo il messaggio che Alessandra Mastroddi, presidente dell’associazione sportiva “Avezzano Tennis Team” e Ufficiale di Gara della Federazione Italiana Tennis, ha voluto trasmettere nell’incontro, svoltosi nei giorni scorsi, con le classi prime dell’Istituto Comprensivo “Corradini – Pomilio”.
Una giornata importante, carica di significato, ore in cui la disabilità giovanile si è unita al mondo dello sport per spiegare quante eccellenze ci siano nella nostra città che svolgono il loro lavoro per il bene della comunità intera.
A rendere ancor più significativa la mattinata, la presenza del Presidente del C.I.P. Comitato Italiano Paralimpico Abruzzo, Professor Franco Zuccarini, intervenuto in due sedute identiche dalle ore 9:00 alle 11:00 la prima e dalle 11:00 alle 12:30 la seconda.
“Ho fortemente voluto questo convegno perché tutti i bambini fossero coscienti che nel tennis e nello sport in genere ci sono molti casi di disabilità.” - ha commentato la presidente Mastroddi - “I ragazzi hanno scoperto un mondo che ignoravano, hanno rivolto al presidente Zuccarini le domande più curiose, alcuni di loro non avevano mai visto una persona affetta da sindrome di down. Al termine hanno finalmente capito che queste persone, nonostante i loro limiti, conducono vite normali, ricche di impegni, e sostengono duri allenamenti nella ricerca della vittoria”.
Questo l’obiettivo del progetto, comprendere che il lavoro, la cultura e lo sport sono le dimensioni di un vivere civile, gli ingredienti che consentono all’individuo di crescere con valori sani, nel rispetto del prossimo e soprattutto del “diverso”.
Significativi anche i video di supporto proiettati dal presidente Zuccarini, scene tratte dai due appuntamenti più alti dello sport mondiale, le Paralimpiadi di Pechino 2008 e quelle di Londra 2012.
“Se insegneremo ai bambini che non si è soltanto belli, furbi ed intelligenti, ma spesso deboli e fragili” ha concluso la presidente dell’Avezzano Tennis Team “ li aiuteremo a crescere, a capire che bisogna rispettare chi è meno fortunato. Soltanto allora impareranno ad apprezzare la loro vita ed i loro problemi non saranno così grandi ed insormontabili”.
Ma se è vero che dietro ad un grande uomo c’è sempre una grande donna, allora è anche vero che oggi, più che mai, c’è bisogno di una rete collaborativa nella società civile. Genitori, insegnanti, istruttori e allenatori sono lo strumento per la crescita di colui che domani sarà un uomo, un padre.
Spieghiamo ai bambini di oggi e agli uomini di domani perché una ragazza, nonostante abbia un braccio soltanto, sia costretta su una sedia a rotelle o non sappia parlare, comunque possa essere una campionessa. Insegniamo loro a rispettarli sempre e a credere che il “diverso” non sia un limite invalicabile.
Altrimenti, come qualcuno recitava, “se gli facciamo credere che il mondo è quello delle favole, non stupiamoci davanti alla notizia che un uomo ha dato fuoco ad un altro uomo, disabile. I fiammiferi per farlo glieli avremo dati noi”.
Claudia Cardilli