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Vigili del Fuoco, la Marsica non ci sta ad essere penalizzata

Il sindaco di Avezzano Di Pangrazio: "Sulla sicurezza dei cittadini non faremo sconti, il presidio della Marsica non può essere penalizzato mettendo a rischio una garanzia non contrattabile: il soccorso"


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AVEZZANO. Il consiglio comunale di Avezzano, riunito in seduta straordinaria, e i sindaci della Marsica alzano un muro contro la riduzione di 6 unità (da 36 a 30) del distaccamento marsicano dei Vigili del Fuoco.

 

Il numero degli operatori, infatti, sarebbe da aumentare non ridurre, dal momento che il taglio è basato su una quantificazione degli interventi annuali sottostimati. Numeri reali alla mano, infatti, i sindaci chiedono ufficialmente al Ministero dell'Interno di rafforzare il presidio del soccorso a servizio dei 150 mila abitanti, sparsi su 37 comuni montani, in quello che è il territorio più vasto della Provincia dell'Aquila.

 

Alla luce dei nuovi elementi emersi, comprese numerose aziende commerciali e attività industriali ad alto rischio, il consiglio comunale, alla presenza dei rappresentanti del Conapo, Daniele Sbarassa, che ha illustrato i termini della questione, e Elio D'Annibale, dell'ex coordinatore del distaccamento Filippo Andreozzi, e di numerosi Vigili del Fuoco, ha approvato all’unanimità la richiesta rivolta al Ministero dell’Interno - Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile.

«Una giusta riclassificazione della sede del distaccamento dei Vigili del Fuoco Avezzano-Marsica, ovvero nella categoria SD4, che prevede l’assegnazione di 54 unità operative» questa l’istanza avanzata dall'assise civica presieduta da Domenico Di Berardino, che non si è limitata, quindi, a bocciare la proposta di riduzione di personale, ma è andata oltre, chiedendo che, sulla base dei dati portati dal Conapo sul tavolo del Prefetto, il quale a sua volta ha invitato il direttore regionale dei Vigili del Fuoco a fornirli al Ministero, il piano di riordino nazionale porti un aumento di 18 Vigili del Fuoco per il presidio marsicano.

 

La maggioranza ha dato il via libera anche all'integrazione del punto, con la richiesta di audizione al Ministro e al direttore del dipartimento avanzata dal consigliere di minoranza Lino Cipolloni.

 

«Sulla sicurezza dei cittadini non faremo sconti» ha affermato il sindaco Giovanni Di Pangrazio «il presidio della Marsica non può essere penalizzato mettendo a rischio una garanzia non contrattabile: il soccorso». Al fianco del Comune di Avezzano si sono schierati tutti i sindaci della Marsica con la presenza, al consiglio, di Angelo Salucci, Benedetto Di Censo, Manfredo Eramo, Leonardo Lippa, il vice sindaco di Ovindoli Marco Iacutone e l'assessore di Luco dei Marsi Gino Ciocci. I primi cittadini marsicani, in un documento da allegare alla delibera consiliare, hanno dato ampio mandato a Di Pangrazio, affinché metta in essere tutti gli atti dovuti e le azioni mirate a ottenere una giusta classificazione del presidio.

 

Tutti uniti nello scongiurare il depotenziamento, quindi, che farebbe crollare il terreno sotto i piedi anche all’ufficio prevenzione incendi che, in base alla presenza nel territorio di attività industriali, commerciali e artigianali, produce oltre il 50% delle pratiche amministrative dell’intera Provincia dell’Aquila.