AVEZZANO. L'annuncio da parte di Mons. Pietro Santoro dell'Udienza papale per l'intera Diocesi dei Marsi era cominciato fin dalle omelie domenicali durante le festività natalizie. Ma nessuno, tantomeno il Vescovo, poteva immaginare che la giornata di ieri avrebbe visto la partecipazione di 4000 fedeli, partiti all'alba da ogni paese della Marsica a bordo di 80 pullman, per rivolgere un saluto a Papa Francesco.
La tramontana e le rigide temperature, insolite per la Capitale, non hanno impedito lo svolgimento dell'Udienza in una Piazza San Pietro gremita di fedeli, sacerdoti, suore ed associazioni religiose.
Tema principale del discorso papale, il Sacramento dell'unzione degli infermi: il Pontefice ha infatti ammonito il credente a non pensare a questo atto (popolarmente chiamato Estrema Unzione) come ad un dovere riservato soltanto in punto di morte, essendo invece un valido aiuto spirituale a superare i difficili momenti della malattia soprattutto nel corso di essa.
Al termine del discorso, l'abituale e tanto atteso passaggio del Papa sulla jeep in mezzo alla folla, con varie fermate soprattutto per abbracciare e baciare i bambini presenti.
A seguire, il corteo dei Vescovi si è presentato di fronte al Pontefice e Mons. Pietro Santoro è stato il 5° prelato ad incontrare e salutare calorosamente Papa Francesco.
Al termine dell'Udienza, il popolo marsicano si è diretto verso il Santuario della Madonna del Divino Amore, sulla Laurentina, dove il Vescovo Santoro ha celebrato la Santa Messa con la concelebrazione di tutti i parroci della Diocesi dei Marsi.
Ad accompagnare la funzione, la "Schola Cantorum" della Cattedrale dei Marsi di Avezzano e la Corale "Le Collanelle" di San Pelino, dirette dal M° Orante Bellanima all'organo. L'effetto coinvolgente delle note ha donato una spiritualità particolare all'evento, riscontrata nei fedeli che hanno accompagnato tutti i canti.
A seguire, alle ore 19:00, tutti i fedeli sono ripartiti alla volta di Avezzano, accompagnati da una pioggia battente incominciata a scendere pochi istanti prima.
Claudia Cardilli