Lavoro 06:15

Regione, due milioni di euro per i giovani agricoltori

Febbo: “Il ruolo delle giovani generazioni in agricoltura consente di beneficiare di nuova linfa grazie a idee innovative che guardano con occhi diversi al futuro”


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REGIONE. La Giunta regionale ha approvato il bando per la misura 1.1.2 del Programma di Sviluppo Rurale, destinata all’insediamento dei giovani agricoltori. Per ora vi sono stati destinati due milioni di euro, ma le risorse potrebbero aumentare con l’utilizzo delle economie che progressivamente matureranno sui bandi delle altre misure.

 

«Questo provvedimento» spiega l’assessore alle Politiche agricole Mauro Febbo «era molto atteso dal mondo rurale e dimostra ancora una volta come questa amministrazione regionale mantiene gli impegni presi. Abbiamo operato la rimodulazione, previa autorizzazione di Bruxelles, con i fondi derivanti da risorse non utilizzate su altre misure, con l’obiettivo di continuare a utilizzare tutte le dotazioni a nostra disposizione confermando al tempo stesso quella capacità di spesa, certificata dallo stesso Ministero, che ci ha permesso di essere collocati tra le regioni più virtuose nell’utilizzo dei fondi comunitari (settimo posto nella graduatoria nazionale). Attraverso il terzo bando della misura 112 si creano nuove opportunità per coloro che per questioni anagrafiche o per i limiti relativi all’avvio dell’attività non avrebbero la possibilità di attendere l’inizio della nuova programmazione. La Misura prevede un contributo di 40 mila euro ed è rivolta agli imprenditori under 40».

 

«Per quanto riguarda il nuovo PSR 2014-2020» aggiunge l’assessore «la nostra intenzione è aumentare la dotazione e portarla a 70 mila euro, anche in considerazione dei fondi che avremo a disposizione. Per la prossima programmazione, infatti, l’Abruzzo, proprio in virtù della nuova posizione conquistata in questi anni, potrà contare su 432 milioni di euro (fondi pubblici a cui si dovranno aggiungere 320/350 milioni di euro di fondi privati, per un totale di circa 800 milioni) con un incremento di 50 milioni rispetto alla programmazione precedente nonostante la consistente diminuzione del budget complessivo assegnato al sistema Italia».

 

«L’Abruzzo punta così a ringiovanire il settore primario e a favorire il ricambio generazionale» continua Febbo «visto che i più giovani hanno mostrato una forte propensione ad avvicinarsi all’agricoltura che, dati alla mano, si conferma fondamentale per il tessuto economico regionale e un fattore chiave per la ripresa. Analizzando i dati relativi ai due bandi precedenti la risposta degli under 40 è stata più che positiva. Le domande complessive ammontavano a oltre mille e 200, e la Regione Abruzzo ha messo a disposizione fondi per 39 milioni di euro. La provincia dell’Aquila è stata maggiormente interessata dalla misura per quanto riguarda gli ettari, mentre come numero di beneficiari e di contributo impegnato al primo posto troviamo la provincia di Chieti (quasi 400 beneficiari e oltre 13 milioni di contributi)».

 

«Il ruolo delle giovani generazioni in agricoltura» sottolinea ancora l’assessore «è prezioso perché consente a tutto il comparto di beneficiare di nuova linfa grazie all’apporto di idee innovative che guardano con occhi diversi al futuro. Nei criteri di valutazione delle domande pervenute un ruolo importante lo avranno i PAS (piani aziendali di sviluppo) che si basano su priorità qualificanti quali il miglioramento delle condizioni e del benessere degli animali, la qualificazioni dei prodotti, l’innovazione tecnologica e la diversificazione delle attività aziendali. C’è da sottolineare, inoltre, il ruolo che il mondo giovanile abruzzese potrà assumere nel comparto agricolo dove bisogna puntare ad una precisa trasformazione delle aziende che dovranno maturare una connotazione europea, a cominciare dalla crescita fondiaria, con il superamento della cognizione di azienda della monocoltura e di piccolissime dimensione (1,5/2,5 ettari) per arrivare a dimensioni di 15/20 ettari con diversificazione colturali. È proprio grazie alla 112 del PSR si creano concrete opportunità per la continuità alle attività agricole che passano di padre in figlio e ciò significa che i terreni coltivati non vengono abbandonati a tutto vantaggio del mondo rurale e della qualità dell’ambiente».

 

«L’agricoltore» conclude Febbo «è un prezioso custode del nostro territorio e della nostra cultura e per questo la Regione Abruzzo si pone l’obiettivo primario di favorire nuovi ingressi».


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