Attualità 06:00

Depuratore di Avezzano. Intervengono il Prefetto e il Comune che va dal Ministro

L’assessore all’ambiente Verdecchia: “Il tempestivo intervento del Prefetto conferma come debba essere salvaguardata l’intera popolazione marsa”


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AVEZZANO. Tirato per la giacchetta da più parti a prendere posizione sulla Gestione contesa del depuratore, è arrivata la risposta del Prefetto dell’Aquila.

 

Una lettera con molti destinatari quella che il Prefetto, Francesco Alecci, ha scritto in merito alle problematiche legate alla depurazione delle acque e alla gestione del servizio idrico integrato da parte del Cam. Alecci ha infatti inviato la sua risposta al sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, ai direttori di Confagricoltura, Coldiretti e Cia, Stefano Fabrizi, Massimiliano Volpone, Filippo De Rubeis e a Gianvincenzo Sforza, portavoce del Comitato “A tutela di Celano-Acqua nostra”. Per conoscenza la missiva è stata poi spedita al Ministero dell’Interno e a quello dell’Ambiente, al Procuratore della Repubblica del Tribunale di Avezzano, al presidente della Regione Gianni Chiodi, al commissario unico straordinario per la riforma del servizio idrico integrato Pierluigi Caputi, al direttore dell’Ato n.2 Corrado Rossi e al Cam.

 

«Affermo innanzitutto di condividere la forte preoccupazione per le inefficienze e le ricadute che esse comportano» scrive il prefetto che aggiunge «ho chiesto al competente Ente d’ambito quali provvedimenti intendesse assumere, anche ai fini di un eventuale esercizio del previsto potere sostitutivo. La suddetta Autorità ha rappresentato di non poter attuare alcun intervento poiché il gestore del servizio idrico integrato continua a non fornire ad essa le informazioni chieste sulle disponibilità di risorse e a non trasferire le somme necessarie per consentire gli interventi depurativi più urgenti».

 

Un rimpallo di responsabilità, quindi, al seguito del quale Alecci, il 21 gennaio 2014, ha interessato il presidente Chiodi, «rimarcando» aggiunge «l’inefficacia delle attività svolte dal gestore Cam ai fini della depurazione delle acque nell’ambito territoriale di competenza ed il conseguente gravissimo pregiudizio alla doverosa tutela dei beni primari quali la salute pubblica e l’ambiente». Lo scorso 11 marzo è arrivata la risposta del presidente, nella quale si legge l’impossibilità della Regione Abruzzo di intervenire per sopperire all’inadempienza del gestore e alla mancata azione sostitutiva dell’Autorità d’ambito.

 

Dal momento che nessuna norma permette al prefetto di attuare interventi diretti, Alecci ha quindi deciso di riferire la questione, secondo quanto stabilito dall’articolo 152 del d.lgs 3/4/2006, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, al quale ha inviato due note il 10 e il 18 marzo.

 

Il Comune di Avezzano ha così stabilito di inoltrare anche al neo Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, la documentazione sul caso che era già stata inviata ad Alecci. «Gireremo immediatamente il dossier al Ministro dell'Ambiente» ha affermato Roberto Verdecchia, assessore all’ambiente del Comune di Avezzano «affinché assuma in tempi brevissimi, previa istruttoria, le decisioni consone all’attivazione ed in particolare alla gestione del nuovo depuratore destinato a risolvere in massima parte i problemi ambientali delle acque reflue della città di Avezzano che confluiscono nei canali del Fucino». «Il tempestivo intervento del Prefetto» ha aggiunto l’assessore «oltre a dimostrare la comprovata sensibilità, esperienza e capacità nell’affrontare problemi di natura ambientale, conferma ancora una volta come debba essere salvaguardata l’intera popolazione marsa e, in stretta sinergia con tutte le associazioni di categoria, e come vadano tutelate le produzioni dell’area fucense che rappresentano una, se non la prima fonte di reddito, per migliaia di imprenditori agricoli, lavoratori addetti al settore e per l’intera Marsica».

 

Maria Caterina De Blasis