I gravi problemi legati alla depurazione delle acque del Fucino fanno scendere sul piede di guerra il mondo dell’agricoltura e le associazioni marsicane di settore. Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Comitato Acqua Nostra e Centro Giuridico dei Consumatori hanno deciso di organizzare una manifestazione di protesta venerdi prossimo 28 marzo ad Avezzano.
La nota delle tre associazioni degli agricoltori è stata inviata al Prefetto, alla Questura, all’Ato, al Nucleo Industriale, al Cam, agli assessori regionali interessati, al Consorzio di Bonifica, ai sindaci fucensi, ai consiglieri regionali e provinciali marsicani e al presidente della provincia.
I motivi che hanno spinto alla protesta di piazza sono chiari: “Il perdurante conflitto tra Enti Pubblici ha determinato il blocco della decisione sulla messa in funzione del nuovo depuratore di Avezzano oramai completato e di quello di San Benedetto dei Marsi. Il mancato avviamento di queste importanti infrastrutture, realizzate con rilevanti risorse pubbliche, oltre a non effettuare un indispensabile servizio ai cittadini e all’ambiente non consente la rimozione dei divieti di irrigazione, con la conseguenza di creare rilevanti danni economici all’agricoltura e a tutto il suo indotto”.
Una protesta che vuole mettere insieme la tutela della salute dei cittadini del comprensorio fucense e gli interessi del mondo agricolo, temi sui quali gli organizzatori della manifestazione hanno rilevato una situazione di stallo “della quale non si intravede una soluzione positiva e soprattutto a breve termine”.
Nel corso della manifestazione, il proposito delle organizzazioni degli agricoltori è quello di incontrare le autorità in indirizzo per ottenere da queste una risposta risolutiva al problema, il Comitato Acqua Nostra è pronto a scendere in piazza con i trattori.
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