Attualità 15:02

A come Agricoltura. La valorizzazione del Made in Italy strategica per la Marsica

Il Piano di Sviluppo Rurale un'occasione storica per lo sviluppo di un sistema agroalimentare di qualità


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Il nostro territorio è ricco di prodotti agro-zootecnici di elevata qualità, e di capacità di trasformarli in prodotti alimentari applicando tecniche sopraffine che si tramandano di generazione in generazione. La genuinità dei nostri prodotti è però oggi insidiata dalla globalizzazione dei mercati e dalla crisi economica che porta a nefaste conseguenze: i consumatori preferiscono spesso, per scelta o per necessità, prodotti più scadenti distribuiti a prezzi stracciati e la concorrenza sleale fa il resto, con il falso “Made in Italy” che prende sempre più piede.

Il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio ha fatto dell'agricoltura marsicana una delle irrinunciabili priorità, ed ora si presenta un'occasione storica per permettere al settore quel salto di qualità che si attende da troppo tempo. L'occasione è il nuovo “Piano di Sviluppo Rurale 2014-2010” della Regione Abruzzo, uno strumento che dovrà fornire alle imprese agricole misure a sostegno agli investimenti con il fine di orientare lo sviluppo rurale dell'Abruzzo in linea agli obiettivi politico comunitari. “Nell'ambito del PSR – osserva Giuseppe Di Pangrazio - occorre elaborare, con il concorso di tutti gli attori del territorio, un progetto di sviluppo specificamente ritagliato sulla Marsica, perché l'Abruzzo non può essere solo agricoltura costiera. Il PSR può contare su ben 430 milioni di euro, e c'è spazio per mettere in campo azioni decisive per la crescita verso la qualità del sistema agroalimentare delle aree interne, creare nuove imprese in settori innovativi come la nutraceutica, rafforzare la filiera e creare tanti posti di lavoro qualificati per i giovani”. “In tale ambito – continua Giuseppe Di Pangrazio – la lotta al falso Made in Italy è una questione importante. Occorre reprimere le condotte fraudolente ma soprattutto educare i cittadini ad essere consumatori consapevoli dei prodotti locali, perché spesso dietro a prezzi troppo bassi si nascondono alimentari scadenti se non addirittura nocivi. Occorre poi investire sugli imprenditori della ristorazione in quanto rappresentanti dei territori anche per attrarre nuovi turisti ed assistere tecnicamente gli stessi imprenditori agricoli che devono sviluppare conoscenze legate a nuovi metodi di produzione di qualità e rispettosi dell’ambiente, per la valorizzazione della tipicità e dell’unicità delle produzioni di base che costituiscono la dieta mediterranea”.

“Qui, nella Marsica - spiega Di Pangrazio - siamo nel cuore dell'Agricoltura abruzzese. In vista dei nuovi piani europei, dobbiamo ricordare che nel Fucino c'è un'alta specializzazione agricola, ma una industria di trasformazione non ancora del tutto matura, purtroppo, diversamente da ciò che avviene per i prodotti della costa. Il tema dell'Agricoltura, quella con la A maiuscola, sarà quindi assolutamente centrale per il nuovo Governo regionale che verrà fuori dalle urne dopo le elezioni del 25 maggio prossimo”. L'agricoltura di qualità ed i prodotti tipici, la ricerca nelle biotecnologie, la riscoperta delle proprietà terapeutiche dei prodotti alimentari, la trasformazione industriale in loco, l'apertura dell'Interporto, la salvaguardia dell'ambiente e lo sviluppo del turismo: sono le carte vincenti della Marsica di domani.

“Ma il salto di qualità dell'agricoltura fucense – chiosa Di Pangrazio - non avverrà da solo. Occorre un progetto, e l'occasione è il PSR, ed occorre il coinvolgimento di tutti gli attori locali: associazioni di categoria, imprese, sindaci, amministratori, agricoltori, nessuno escluso. E non dimentichiamo il Crab, un centro di eccellenze sulle biotecnologie agricole, non adeguatamente valorizzato dalla Regione, che dovrà tornare al centro dei processi di diffusione dell'innovazione nel territorio”. Ed ancora: “L'apertura del centro smistamento merci di Avezzano – conclude Giuseppe Di Pangrazio – è un elemento centrale di tale strategia, perché dovrà fornire servizi logistici avanzati a ciò che in questi territori viene prodotto. All'interno dell'Interporto potrebbe trovare locazione pure una borsa merci e l'ufficio dogane”.

Il discorso è chiaro: per Giuseppe Di Pangrazio l'Agricoltura è una priorità perché è questo il volano della Marsica prossima futura. Abbiamo la terra ed i cervelli pure. Si sta lavorando al progetto che metta insieme terra e cervelli. Una buona idea, a noi pare, anzi ottima.

Severino Bastone


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