Attualità

La nuova fontana di Piazza Risorgimento: un colonnato etereo di acqua e luci

Il vincitore del concorso di idee ha così illustrato il suo progetto in un pomeriggio di arte, architettura, ma anche fiducia per il futuro


fontana vincitrice.jpg

AVEZZANO. Arte, architettura, urbanistica, ma anche speranza, crescita e fiducia per il futuro, i temi trattati nel pomeriggio di ieri, al Castello Orsini, durante la premiazione dei vincitori del concorso di idee per il completamento della storica fontana di piazza Risorgimento.

 

Ad aprire la manifestazione, presentata da Luca Di Nicola, il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, che ha sottolineato gli aspetti del concorso che più lo hanno entusiasmato: la collaborazione tra tutti i soggetti interessati, l’elevata presenza di giovani professionisti, l’amore per il capoluogo marsicano e la spinta verso una rinascita e una crescita che, nonostante le difficoltà economiche, l’amministrazione da lui guidata sta portando avanti. Il primo cittadino ha poi ringraziato Marco Fanfani, presidente della Fondazione Carispaq che sta finanziando l’opera di restyling e l’assessore alla cultura Gabriele De Angelis, uno image.jpg
dei principali artefici del progetto, insieme al dirigente della struttura strategica del Comune, l’ingegnere Francesco Bonanni che ha ripercorso le tappe dell’iter tecnico del concorso di idee, evidenziando anche come il lavoro della commissione sia stato abbastanza veloce vista la sintonia nella valutazione dei progetti. «L’input iniziale era il completamento della fontana» ha sottolineato Bonanni «ma poi ha preso piede anche un’altra prospettiva. Il compito dei partecipanti è stato quindi più ampio. Non si è trattato solo della costruzione di un oggetto, ma anche del suo inserimento in un contesto più ampio che già conteneva elementi importanti come la cattedrale e le scuole». «I professionisti che hanno partecipato al concorso» ha continuato l’ingegnere «hanno riflettuto su molti aspetti che possono fornire spunti anche per lavori futuri».


La parola è poi passata a due dei membri della commissione: il presidente, nonché docente dell’università “La Sapienza”, Giovanni Carbonara e Mario Centofanti, professore all’Università degli studi dell’Aquila. Carbonara ha elogiato il bando del concorso di idee che ha saputo puntare direttamente alla qualità architettonica, rilanciando la città dal centro storico. «Purtroppo all’Aquila» ha commentato il professore «sta avvenendo esattamente il contrario, c’è una periferia vivacissima e un centro necrotizzato». Riprendendo le parole iniziali del sindaco Di Pangrazio, Carbonara ha poi sottolineato che, attraverso l’architettura, gli italiani sanno risollevarsi, anche con una certa velocità, dai momenti più difficili, come avvenuto per l’Abbazia di Montecassino, ricostruita nel giro di pochi anni dopo la sua distruzione, di cui a fine mese ricorre il settantesimo anniversario.

 

I lavori di restyling riguarderanno due tipi di intervento, uno relativo alla fontana e alla riqualificazione dell’area centro, per cui sono stati stanziati 270 mila euro, e l’altro inerente al restauro della storica scuola Montessori, con un finanziamento che ammonta a 530 mila euro.

 

concorso di idee 055.jpgTra i venti progetti arrivati, sono stati premiati quelli dei primi tre classificati. Terzo posto per Patrizia Pisaniello di Lucca, secondo per Antonio Fini, capogruppo di un lavoro elaborato insieme ad altri tre giovani professionisti marsicani, per entrambi un assegno di tremila euro. Vincitore del concorso di idee è stato invece Giancarlo Cardone, 28enne di Magliano dei Marsi. «Sono molto felice» ha dichiarato quando è salito sul palco «perché, in quanto giovane, avevo voglia dire la mia. Provo una soddisfazione davvero grande perché la mia idea è stata ascoltata». Cardone ha poi presentato il suo progetto che prevede il restyling della fontana e la pedonalizzazione di un tratto di via Corradini e Corso della Libertà. Gli aspetti del suo lavoro che il giovane vincitore ha voluto sottolineare riguardano la memoria, il simbolismo e la sacralità. La vasca della fontana avrà il compito di custodire la memoria e rappresenterà un orologio con le lancette ferme alle 7:48, ora del terremoto che distrusse la Marsica nel 1915. Ci sarà poi il simbolismo legato al lago del Fucino e al suo prosciugamento e gli elementi sacri caratterizzati dalla luce e dall’acqua. La fontana rappresenterà, quindi, una sorta di porta che permetterà il passaggio da un luogo profano ad uno spazio sacro, attraverso un colonnato etereo fatto, appunto, di acqua e luci.

 

Tutti i progetti del concorso resteranno esposti al Castello Orsini per alcuni giorni.

 

 

Maria Caterina De Blasis