Attualità

Seminario psicanalitico su “Furto, genesi dell’amore rubato”

Tra i temi trattati: impulsi difficili da gestire, mancanza di sensi di colpa, mentre raddoppia il consumo di antidepressivi


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AVEZZANO. L’11 maggio, alle 10:00, nella sala multifunzionale dell’Istituto Don Orione, un seminario pubblico e gratuito dal titolo “Furto, genesi dell’amore rubato”, tenuto dalla psicoanalista Floriana De Michele e organizzato dal Gruppo di psicoterapia psicoanalitica Psich’è, fondato ad Avezzano nel 1999 dalla De Michele, insieme ai colleghi Michele Di Mizio, Patrizio Di Mizio, Francesco Subrani e Walter Creati.

Psich’è ha lo scopo di diffondere e approfondire i concetti base della psicoterapia psicoanalitica e di contribuire alla costruzione di una cultura psicologica, orientata in senso dinamico, e alla prevenzione sociale di problematiche che nascono dall'interiorità delle singole persone.

 

«Secondo l’ultimo rapporto del Censis» dichiarano gli organizzatori dell’incontro «gli Italiani sono diventati più aggressivi, più depressi, più narcisisti, ma soprattutto pensano che, se non rispettano le regole, l’unico giudice a cui dovranno rispondere sia la loro coscienza troppo permissiva. La società italiana sta vivendo una crisi antropologica che si manifesta attraverso un eccesso di individualismo, non si regolano più le tensioni e le pressioni insite nelle relazioni. Le minacce e le ingiurie sono aumentate del 35,3%, le lesioni e le percosse del 26,5%, i reati sessuali del 26,3%. Il consumo degli antidepressivi è raddoppiato e cresce il numero dei giovani a rischio per consumo di droga, soprattutto cocaina, e di bevande alcoliche».

«Gli impulsi sono divenuti difficili da gestire» proseguono «e l’agire da ladri sembra essere il comportamento più funzionale al soddisfacimento immediato di bisogni materiali ed immateriali. Ma allora perché non ci percepiamo come tali? E perché non riusciamo a trattenere gli impulsi? Forse non percepiamo più il senso di colpa? Qual è la vera natura di questi bisogni?». «È nella famiglia, nucleo centrale della società, che cova il germe dell’illegalità. È nei comportamenti di tutti, nasce dalle piccole scorrettezze che si accettano e si perpetuano diventando socialmente condivise. In questo modo passano, come normali, regole negative che cambiano i costumi, generano malessere individuale e caos sociale. La prevenzione, dunque» concludono «è psicoeducativa e molto importante è l’informazione».

 

Ulteriori due incontri, sulla femminilità e le violenze di genere e sulla psicoanalisi del rapporto genitori-figli, si terranno, invece, durante i mesi invernali. (Mc.dB.)