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Patata del Fucino, tutto pronto per il marchio Igp

Oggi, nella sede dell’ex Arssa, un incontro in cui verranno illustrate le norme da rispettare per l’importante riconoscimento


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AVEZZANO. Marchio Igp per la patata del Fucino, oggi pomeriggio alle 17:00, nella sede dell’ex Arssa, i tecnici del Ccpb (l’organismo che è stato delegato dal Ministero per le politiche agricole a controllare il rispetto delle norme comunitarie) di Bologna, Fabrizio Piva e Alberto Albertini, illustreranno il disciplinare di produzione che gli agricoltori dovranno rispettare per ottenere il prestigioso riconoscimento comunitario. Sono oltre 150 i coltivatori del Fucino, associati a Confagricoltura e Cia, che hanno fatto richiesta di essere inseriti negli elenchi dei produttori della patata IGP.

 

Ccpb entrerà nel dettaglio della tecnica di coltivazione e del rispetto rigoroso delle procedure da seguire per le lavorazioni dei terreni, l’irrigazione e i trattamenti fitosanitari. Inoltre, i tecnici di Confagricoltura L’Aquila e Cia, Kathia Alfonsi e Pietro Spitali, illustreranno le procedure per ottenere il premio comunitario destinato agli agricoltori che certificheranno il prodotto Igp.

 

«Gli agricoltori del Fucino hanno risposto positivamente a questa importante novità, la tutela dalle imitazioni e dall’importazione di prodotto dall’estero che poi viene rivendute come patate del Fucino (come ben ha documentato la trasmissione della Rai Report) passa solo attraverso la certificazione di comunitaria» dichiara Fabrizio Lobene, presidente di Confagricoltura L’Aquila, che aggiunge: «Solo con l’adozione delle marchio, infatti, è possibile richiedere l’azione ispettiva e di repressione delle frodi alimentari dell’Icqrf (Istituto centrale di qualità e repressione frodi)».

 

Nella campagna 2013 la patata è stata la coltura più diffusa nel Fucino con ben 3.812 ettari, una produzione complessiva di circa 2 milioni di quintali ed un valore della produzione vendibile non inferiore a 50 milioni di euro. La somma destinata dalla Unione Europea al pagamento annuale a favore dei produttori che producono patate IGP, iscritte al sistema dei controlli è complessivamente di 700 mila euro; l’importo massimo unitario del pagamento annuale per il prodotto certificato non può superare 40 euro per tonnellata di patate fresche per cui, tenuto conto che lo scorso anno in Italia sono state certificate circa 80 mila quintali, il Fucino, già in questa campagna, potrebbe beneficiare del premio massimo per circa 95 mila quintali.