Attualità 06:00

Superato l’esame del biennio per sei detenuti, aspiranti cuochi, del carcere di Avezzano

Un’intesa tra Comune, casa circondariale, centro territoriale permanente e istituto alberghiero ha dato il via alla ricerca di nuovi “studenti-chef”


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AVEZZANO. Sei detenuti, aspiranti cuochi, della casa circondariale “San Nicola” di Avezzano, hanno superato l’esame del biennio e sono stati, così, ammessi al terzo anno. Il settimo studente, in corsa per la conquista della qualifica finale di addetto alla cucina, sarà di fronte alla Commissione regionale di esame il 5 giugno.

 

L’opportunità formativa, offerta dal patto di solidarietà sociale Istituzioni-Scuole, in linea con le leggi dello Stato mirate a favorire la “carcerazione attiva”, non delude le aspettative. Il sindaco, Giovanni Di Pangrazio, il direttore della casa circondariale, Mario Giuseppe Silla, la dirigente scolastica del centro territoriale permanente n.2 di Avezzano, Claudia Scipioni e il dirigente scolastico dell’Istituto professionale alberghiero, “L. da Vinci–O. Colecchi” dell’Aquila, Domenico Evangelista, soddisfatti per i buoni risultati dell’esperimento mirato a dare ai detenuti una chance di reinserimento sociale a fine pena, siglano una nuova intesa per completare il percorso formativo e avviare le procedure burocratiche per un nuovo ciclo di istruzione nel campo dell’eno-gastronomia.

 

L’accordo tra Comune, casa circondariale, centro territoriale permanente e istituto professionale alberghiero, siglato ufficialmente al municipio di Avezzano, ha dato il la alle procedure di ricerca e selezione dei nuovi aspiranti chef -i reclusi che si trovano nella condizione giusta per poter accedere al corso di formazione triennale- e dei canali di finanziamento per la realizzazione del nuovo ciclo di studi. Il percorso di formazione professionale per i detenuti, svolto nell’aula dedicata alla scuola all’interno del carcere, prevede lezioni settimanali di teoria e pratica con esame di idoneità finale per la conquista della qualifica di addetto alla cucina. Occasione da non perdere per chi ha sbagliato e, dopo aver espiato la pena, vuole lasciarsi le sbarre del carcere dietro le spalle per sempre.