Attualità

“Acqua nostra” sul depuratore: “È stata la classica tempesta in un bicchier d’acqua”

Il Comitato ha ripreso il proprio cammino in collaborazione con tecnici e istituzioni per superare le problematiche


Depuratore-Comune.JPG

AVEZZANO. «Superato il comprensibile momento di delusione o di sgomento, che ha inevitabilmente portato ad asserire una serie di inesattezze che hanno determinato la classica “tempesta in un bicchiere d’acqua”, come associazioni determinate a far sì che si risolvano i problemi, abbiamo ripreso il nostro cammino in collaborazione con le istituzioni e con i tecnici per arrivare ad un immediato superamento delle problematiche che porteranno in pochi giorni all’avvio concreto del depuratore Arap di Avezzano». È quanto dichiarano le organizzazioni, capeggiate dal Comitato “Acqua nostra”, che si sono interessate alla vicenda del depuratore di Avezzano, la cui inaugurazione, prevista per la mattinata di oggi, è stata rimandata a causa di problemi tecnici.

 

«Troppe frasi fuori luogo, dette a sproposito da chi solo marginalmente ha vissuto le fasi cantieristiche ed ha poca dimestichezza con i dati tecnici, hanno determinato una confusione che ha colpevolizzato stimati professionisti che hanno e stanno lavorando per arrivare all’unico obiettivo da tutti auspicato: aprire il depuratore di Avezzano e farlo funzionare come è giusto che sia. In Provincia si è svolto un incontro tra i funzionari dell’Ente e il direttore dei lavori che ha ristabilito la verità progettuale e corretto alcune inesattezze proferite durante la riunione svoltasi ad Avezzano qualche giorno fa e che ha determinato l’annullamento dell’inaugurazione. Il direttore dei lavori, incaricato da Arap» proseguono «ha certificato la perfetta conformità delle opere, in ragione dell’autorizzazione all’esercizio dell’impianto. Il Cam si è dichiarato disponibile ad eseguire opere di manutenzione indicate dal direttore dei lavori, da effettuarsi sul collettore di collegamento dal canale Pozzillo al pozzetto di ripartizione P1, gestiti attualmente dal Cam».

 

«Ciò che è stato accertato» afferma il Comitato «è che i presunti macroscopici errori denunciati sulla stampa non sono reali e sono fuorvianti della realtà». «Il nostro Comitato» commenta il responsabile Gianvincenzo Sforza «che non si lascia scoraggiare da critiche ingiustificate da parte di coloro che da 20 anni non hanno fatto nulla verso la problematica o la difficoltà che un’opera di queste dimensioni può comportare, mentre altri preferivano darsi al “dajie all’untore” ha lavorato, nel rispetto delle leggi e dei ruoli e lo continuerà a fare, per arrivare all’unico obiettivo che è quello di giungere all’avvio dell’impianto per dare risposte al territorio». «All’Arap e alla sua dirigenza» continua «va riconosciuto il senso di equilibrio dimostrato in questi ultimi giorni nel non scendere in polemiche sterili che avrebbero sicuramente compromesso quanto di positivo è stato fatto fino ad oggi». «Le opere progettate e realizzate» aggiunge poi il direttore dei lavori l’ingegnere Sante Di Giuseppe «sono conformi alle portate».

 

«Per ristabilire la verità dei fatti e informare correttamente i cittadini» conclude Sforza «e non permettere a personaggi politici di avanzare dei meriti che non hanno, chiediamo al sindaco di Avezzano, unica figura che ha dimostrato in questa vicenda equilibrio e sensibilità, di indire una riunione urgente per riavviare le fasi propedeutiche alla messa in esercizio dell’impianto».

 

Redazione Avezzano Informa