PESCINA. Il Comune di Pescina non fa pagare la Tasi ai suoi contribuenti. La tanto temuta tassa, entrata in vigore proprio nel 2014 a coprire i “servizi indivisibili” e che di fatto sostituisce, insieme alla Tari, la vecchia Imu sulla prima casa, non peserà così sulle tasche dei pescinesi.
La decisione è arrivata dal consiglio comunale su proposta del sindaco facente funzione, Antonio Iulianella, già assessore al bilancio e tributi della giunta guidata da Maurizio Di Nicola, ora consigliere regionale. La Tasi, la cui scadenza è stata posticipata dal 16 giugno ad ottobre 2014, deve essere pagata da chiunque occupi locali, proprietari e inquilini, e si applica su tutti i fabbricati esistenti su un territorio comunale (abitazioni, negozi, uffici), comprese le pertinenze quali cantine, depositi, box, nonché sulle aree fabbricabili.
Il provvedimento segue il programma di mandato dell’amministrazione comunale teso a ridurre il livello di tassazione sui cittadini, secondo i limiti e le possibilità che il governo nazionale riserva ai Comuni. «Per i nuclei familiari e per le attività produttive» commenta Iulianella «significa un risparmio notevole in un momento di difficoltà economica nazionale. Abbiamo siglato, sin dall’inizio del nostro insediamento, un patto importante con i nostri cittadini che permette di pagare meno se tutti lo fanno, con l’intenzione di intensificare le azioni di contrasto all’elusione e all’evasione fiscale per i tributi comunali. Quindi se pagano tutti, tutti pagano di meno».
Redazione Avezzano Informa