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Fecondazione eterologa, in arrivo nuove regole anche in Abruzzo

Nell’accordo della Conferenza delle Regioni la tracciabilità dei donatori, la volontarietà delle donazioni e l’anonimato


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REGIONE. «L’Abruzzo recepirà celermente l’accordo interregionale adottato dalla Conferenza delle Regioni in materia di procreazione medicalmente assistita». È quanto dichiarato da Silvio Paolucci, assessore alla sanità della Regione Abruzzo, in riferimento alla relazione redatta dalla commissione sanità delle Regioni e delle Province autonome sulla fecondazione eterologa.

 

«La Conferenza ha fissato alcuni principi che l’Abruzzo intende introdurre» evidenzia Paolucci «e dunque parteciperemo alla istituzione di un registro nazionale per la tracciabilità donatore-nato, determineremo la regola della gratuità e volontarietà della donazione di cellule riproduttive, il principio di anonimato del donatore e la sua deroga esclusivamente per esigenze di salute del nato, introdurremo sia un limite massima di età per di donatori sia un limite massimo alle nascite da un medesimo donatore». «Sul fronte finanziario» prosegue «siamo impossibilitati a fornire gratuitamente il servizio, perché l’Abruzzo è ancora sottoposto al piano di rientro e dunque non può agire al di fuori dei livelli essenziali di assistenza: continueremo tuttavia con convinzione a lavorare per uscire da questa condizione, ed al tempo stesso chiederemo con forza, assieme alle altre Regioni, l’inserimento dell’eterologa nel nuovo Dpcm sui livelli essenziali di assistenza». «D’altronde» aggiunge l’assessore «è quanto chiede la sentenza numero 124 della Corte Costituzionale del 9 aprile 2014, e quanto prevede il parere espresso in sede di Conferenza Stato Regioni sul riparto delle risorse destinate a favorire l’accesso alle tecniche di Procreazione medicalmente assistita».

 

«Certo è» conclude Paolucci «che non potrà esistere una retribuzione economica per i donatori e le donatrici, né potrà essere richiesto alla ricevente alcun contributo. Ci auguriamo che presto il Parlamento possa tornare ad esprimersi in maniera chiara ed in linea con la sentenza della Consulta: ma nel frattempo le Regioni, attraverso questo accordo interregionale dal valore transitorio, non lasceranno soli i cittadini».

 

Redazione Avezzano Informa