Cultura 06:30

“Racconti dalla Marsica e dintorni” su Avezzanoinforma

La nuova rubrica di Luigi Buttari su saggezza popolare e buonumore contro lo stress della vita moderna


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Cari lettori,

entro di soppiatto in questa pagina per rivolgere un caloroso benvenuto nella famiglia di Avezzanoinforma a Luigi Buttari e alla sua rubrica “Racconti dalla Marsica e Dintorni – Saggezza popolare e buonumore contro lo stress della vita moderna”.

Ogni martedì il nostro quotidiano sarà arricchito dai racconti di Buttari su fatti veri e personaggi realmente esistiti che si sono distinti per sagacia, umorismo e saggezza.

Buon lavoro Luigi, un sorriso ci salverà!

 

Direttore 

 

 

Ciò che colpisce di molti uomini dell'Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non fossero mai vissuti.

 

Gli ambienti rurali sono depositari di un immenso patrimonio di saggezza popolare che si è tramandata oralmente per secoli. Infatti la cultura contadina, proprio perché è la più antica, è in ogni parte del mondo fonte inesauribile di proverbi e aneddoti, molti dei quali hanno superato brillantemente secoli di verifiche conservando intatta la loro validità ed influenzando in senso positivo la vita di milioni di persone. I coltivatori hanno avuto come maestri la natura e i suoi fenomeni, con cui sono quotidianamente a contatto, e questo ha consentito loro di acquisire nel corso dei secoli conoscenze ed insegnamenti di cui è il caso che tutti approfittino perché sono una risorsa nella battaglia della vita. Anche per tale ragione sono orgoglioso di appartenere ad una famiglia di lunga tradizione contadina e considero una fortuna avere svolto un lavoro che mi ha permesso di frequentare per decenni ambienti agricoli.

 

La saggezza popolare mi ha subito appassionato perché ho capito che era una preziosa chiave di lettura degli uomini e della realtà. Ovviamente negli ambienti rurali abbondano anche luoghi comuni e consuetudini sbagliate; ecco perché ho condotto con pazienza un minuzioso lavoro di approfondimento e di verifica di ciò che apprendevo. Così facendo, nel corso degli anni ho raccolto e selezionato un'infinità di proverbi ed insegnamenti di qualità la cui validità è difficilmente confutabile. Per questo essi sono delle solide basi su cui fondare le proprie tesi. Usandoli con intelligenza, tali principi di saggezza permettono di arricchire le conversazioni, di fare la sintesi dei ragionamenti rendendoli logici e sensati, nonché di stroncare sul nascere discussioni banali e superficiali. Una vita basata su esempi ed insegnamenti qualificati è come una casa ben costruita e fondata sulla roccia.

 

Vivendo a contatto con gli ambienti rurali, ho avuto anche modo di conoscere direttamente ed indirettamente personaggi che con le loro battute spiazzanti e i loro comportamenti originali sono diventati famosi ed hanno lasciato un segno non solo nelle loro comunità di appartenenza, ma anche in contesti sociali e culturali lontani e diversi da quelli che li hanno visti protagonisti. A volte, dopo la loro morte, essi sono rimasti vivi per decenni nei ricordi dei loro conterranei, dimostrando la validità del detto "I veri morti sono coloro le cui idee e i cui esempi muoiono nel ricordo dei vivi o suscitano ripugnanza in loro". L'apprezzamento duraturo e generalizzato delle "gesta" di tutti questi moderni Bertoldo è stato per me la prova della loro genialità; ecco perché mi sono ispirato a loro e alle loro vicende nei racconti di questa rubrica.

 

Attraverso le storie mi ripropongo di trasmettere al lettore validi insegnamenti divertendolo o, quanto meno, mettendolo di buonumore. Buona parte dei racconti è basata su personaggi e fatti veri. Io li ho solo arricchiti con proverbi ed aneddoti adatti alle situazioni ed in sintonia con il pensiero dei protagonisti, cercando di trasformarli in lezioni di vita. La mia scelta è caduta principalmente su personaggi umoristici che si sono sforzati di affrontare la vita con allegria cercando di non prenderla troppo sul serio, perché ho considerato questo loro modo di rapportarsi con la realtà e con gli altri una efficace terapia antistress. Mi sono soffermato soprattutto su quelli con una visione della realtà e dei rapporti umani diversa dalla maggioranza, su quelli che si sono distinti per anticonformismo e autodeterminazione, su coloro che hanno reagito in modo inaspettato ma intelligente alle avversità, su quanti hanno trovato soluzioni originali ma efficaci ai problemi quotidiani. In altre parole, ho privilegiato quelli che sono riusciti a stupirmi. A guidarmi nella scelta dei protagonisti dei racconti sono stati alcuni illuminanti detti che mi hanno fatto molto riflettere. Tra questi: "Chi cammina sulle orme degli altri non lascia traccia", "Due strade trovai nel bosco; scelsi quella meno battuta: per questo sono diverso" e "Diversamente e meglio sono le parole preferite da chi ama progredire".

 

In definitiva, attraverso questa rubrica mi ripropongo di dare voce a quanti nelle comunità di appartenenza hanno lasciato tracce proprie differenziandosi dalla maggioranza delle persone. E questo proprio perché hanno "cantato fuori dal coro", a differenza della maggior parte della gente che si comporta più secondo usi, consuetudini e luoghi comuni che in base a convinzioni autonome. A tal proposito, c'è un interessante detto su cui tutti dovremmo riflettere. Esso recita: "Il luogo comune rende un uomo una pecora ed un popolo un gregge; chiede poco, ma dà anche poco; limita lo sforzo intellettuale, ma rende scialba l'esistenza".

 

Fra i personaggi che ho conosciuto direttamente ed indirettamente ho apprezzato in modo particolare quelli che hanno avuto la capacità di spiazzare gli avversari con battute intelligenti, nonché di rinfacciare agli altri (in particolare ai potenti) colpe, errori, comportamenti sbagliati e verità scomode sfottendoli o rimproverandoli senza indispettirli; anzi facendoli spesso ridere dei loro difetti e dei loro errori.

 

Anche se in misura e modi diversi, considero tutti i personaggi che citerò nella rubrica miei maestri di vita. Ognuno di essi mi ha insegnato qualcosa arricchendomi umanamente e conferendo maggiore buonsenso ai miei comportamenti quotidiani; ecco perché a loro va tutta la mia riconoscenza. Ovviamente, come tutte le persone, hanno i loro difetti; per questo non li metto mai sul piedistallo. Cerco solo di dare la giusta importanza ad alcuni loro insegnamenti ed esempi che a mio avviso offrono interessanti spunti di riflessione e aiutano a vivere meglio chi è in grado di comprenderne il significato e l'ironia. Avrò raggiunto il mio scopo se, attraverso questa rubrica, sarò riuscito a fornire anche ad un solo lettore gli strumenti giusti per riflettere e prendere la vita con più filosofia.

 

Luigi Buttari


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