Lavoro

Vertenza Burgo: tutto rimandato all’8 ottobre

L’incontro di ieri a Roma ha segnato il passo sulle trattative visto che erano assenti il Direttore Generale del Ministero e l’Amministratore Delegato del Gruppo proprietario della cartiera di Avezzano


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Più che arrabbiati, delusi. I 150 operai della cartiera di Avezzano sono risaliti così sui tre pullman che li avevano portati a Roma in via Molise, davanti al Ministero dello Sviluppo Economico dove si è svolto l’incontro tra Governo, sindacati e  parti sociali.

Intorno al tavolo erano seduti due funzionari per il Governo, il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, il presidente della provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo. Per l’azienda c’era Franco Montevecchi, capo del personale del Gruppo Burgo, poi i rappresentanti sindacali nazionali, provinciali e locali. In rappresentanza del Comune di Avezzano il  sindaco, Gianni Di Pangrazio, il presidente del Consiglio, Domenico Di Berardino, l’assessore al lavoro, Francesco Paciotti, il consigliere comunale, Nicola Pisegna Orlando. Né il sindaco di Celano, Filippo Piccone, né il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Gianluca Ranieri, sono stati fatti entrare per una precisa scelta del Ministro che per l’incontro ha voluto esclusivamente le parti sociali, l’azienda e gli enti locali interessati.

Dal piazzale davanti lo stabilimento di Avezzano, nel primo pomeriggio erano partiti i tre pullman con a bordo anche il sindaco di Luco dei Marsi, Domenico Palma, quello di Collelongo, Angelo Salucci, gli assessori di Cerchio e Trasacco, Anselmo Del Fiacco e Tullio Rosa.

La delusione deriva dall’assenza pesante del Governo e dalla presenza del solo Montevecchi che non essendo Amministratore Delegato della Burgo non ha potuto assumere alcun impegno di responsabilità. Montevecchi avrebbe confermato l’interesse di un partner nazionale a produrre cartoncino ma una soluzione del genere occuperebbe al massimo 80 persone.

Lolli ha rimarcato «l’altissimo grado di professionalità di questi lavoratori che meritano un trattamento diverso dalla proprietà dopo che hanno fatto tanti sacrifici. Come Regione siamo pronti a togliere le accise sulla produzione di energia elettrica ma solo se Burgo decidesse di rimanere ad Avezzano».

In attesa dell’incontro di mercoledì prossimo, il sindaco Gianni Di Pangrazio è stato molto chiaro: «L’impianto va riattivato affinché non si deteriori e sia pronto per una eventuale partnership, se Burgo decidesse di andare via dovrà caricarsi per intero i costi della bonifica del sito».

Direttore


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