Politica

Magliano, il gruppo di opposizione contro la politica tributaria del Comune

“Negli ultimi anni, l’amministrazione ha adottato provvedimenti amministrativi che non hanno concesso respiro ai cittadini maglianesi”


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MAGLIANO DEI MARSI. «Ormai nel nostro Comune la politica tributaria non segue più regole chiare e precise se non quella di “perseguitare” il cittadino imponendo in continuazione l’esborso di denaro». È quanto dichiarano i consiglieri di minoranza del Comune di Magliano: Domenico Cucchiarelli, Luciano Massimi, Marcello Maurizi e Sebastiano Vittorio Nanni.

 

«Negli ultimi anni» spiegano i quattro «l’amministrazione comunale “attiva” ha adottato una serie di provvedimenti amministrativi che non hanno concesso respiro ai cittadini maglianesi, lasciando in molteplici situazioni l’amaro in bocca. Siamo partiti con l’Imu - applicata (come da legge) anche sui terreni inseriti nel nuovo piano regolatore generale, risultato? Sei anni di tributo pagato, di un diritto non goduto e del Prg non se ne sa nulla. Accertamenti inerenti ai ruoli Imu e Tarsu non in regola, risultato? Cittadini che si sono visti recapitare notifiche con dati catastali errati, richieste di pagamento totalmente inesatte in quanto riguardanti ruoli già regolarmente saldati». «Se pensiamo che in alcuni casi, si è richiesto il pagamento di qualcosa di non dovuto la dice “lunga”. Forse molto più “lunga”» ironizzano i consiglieri di opposizione «delle interminabili file e delle ore passate in attesa di poter interloquire con addetti dell’ufficio preposto che molte volte hanno dovuto ammettere l’errore. Vorremmo sapere se a giudizio dell’amministrazione comunale “attiva” tutto ciò è legittimo, comprensibile e giustificabile, considerato anche che la ditta esterna incaricata non faccia il proprio lavoro a costi contenuti». «Non era forse il caso» si chiedono «di prevedere uno specifico progetto, utilizzando il personale interno affiancato da qualche giovane professionista del posto? Vogliamo poi parlare della Tari, la tassa sui rifiuti? Dove sono i famosi risparmi tanto pubblicizzati qualche anno fa all’entrata a regime della raccolta differenziata? Dove sono i vantaggi economici per i nostri cittadini che con il loro impegno hanno portato il nostro Comune ad essere uno dei più virtuosi in tal termine?». «E la Tasi» aggiungono «dove la lasciamo? Acronimo di “Tassa sui servizi indivisibili”, il cui pagamento in funzione della direttiva nazionale prevede la corresponsione in due tranche semestrali, suddivise in acconto e saldo. Cosa propone l’amministrazione comunale “attiva”? Fissa il pagamento in un’unica rata e la scadenza della stessa chiaramente quella più vicina al 16 ottobre». «Tutta questa situazione non è più sostenibile. I Maglianesi sono allo stremo» accusano Cucchiarelli, Massimi, Maurizi e Nanni. «La risposta del sindaco e della sua compagine? Silenzio. Chiediamo che vengano date spiegazioni ai cittadini. Chiediamo che i cittadini abbiano lumi sul Prg, vogliamo che conoscano nel dettaglio il contratto che lega il nostro Comune alla ditta che ha eseguito gli accertamenti tributari, vogliamo che si faccia un’analisi approfondita sui costi di gestione del servizio dei rifiuti e capire perché i cittadini non godono di alcun beneficio, vogliamo che si dia spiegazione perché i maglianesi sono stati chiamati dalla propria amministrazione a versare in un’unica soluzione la Tasi». «Vogliamo attenzione, trasparenza, precisione» concludono «per tutti coloro che vogliono assolvere diligentemente al loro ruolo di cittadino-contribuente non sentendosi però beffato da chi dovrebbe rappresentarlo. I maglianesi fiduciosi attendono». 

 

Redazione Avezzano Informa