Lavoro 14:45

Passa dal Crab la nuova rivoluzione agro-industriale del Fucino

Con il Progetto Marsica la volontà del Comune di Avezzano e dei sindaci marsicani di rilanciare il Consorzio per legare la ricerca applicata alla produzione, trasformazione in loco e commercializzazione dei prodotti agricoli


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Ricerca, produzione, trasformazione, commercializzazione. Quattro passi per il nuovo cammino del Crab, il Consorzio di Ricerche Applicate alle Biotecnologie di Avezzano.

 

Il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, parla di «nuovo inizio per il Crab», sia per quel che riguarda il ruolo che il Consorzio dovrà assumere nell’ambito del rilancio dell’economia marsicana, sia in relazione alle difficoltà finanziarie e alla situazione precaria dei dipendenti.

 

Uno degli assi portanti del Progetto Marsica, il tentativo condiviso tra i sindaci del territorio di dare una scossa all’economia marsicana, è quello che guarda con nuovo interesse al Fucino, all’agricoltura nostrana che ancora oggi è ben lontana dall’aver sfruttato l’enorme potenziale della piana.

 

Lo sforzo di guardare al comparto agricolo secondo una prospettiva nuova, non poteva non tenere conto del Crab «che è un centro di assoluta eccellenza e deve essere messo nelle condizioni di operare con efficacia al servizio della filiera agroalimentare marsicana e abruzzese – le parole di Di Pangrazio – per riappropriarsi del valore aggiunto agricolo, la Marsica deve puntare decisamente sulla trasformazione dei prodotti in loco, ma il salto di qualità dell'agricoltura non avverrà certamente da solo. Un ruolo importante deve essere giocato dal mondo accademico e della ricerca, e in particolare dal Crab, una struttura finora non adeguatamente valorizzata dalla Regione, che dovrà tornare al centro dei processi di diffusione dell'innovazione nel territorio».

 

Sulla difficile situazione del Crab, il sindaco di Avezzano parla di errate scelte gestionali: «Come Comune dobbiamo rapidamente risolvere i problemi di concerto con i soci del Consorzio. Voglio rassicurare i lavoratori del Crab, questa Amministrazione non li lascerà soli e sta compiendo tutti gli atti necessari per conferire al Consorzio il ruolo che merita nelle politiche regionali per l'agricoltura, nonché la necessaria efficienza gestionale necessaria a poter operare anche sul mercato delle commesse di ricerca private. Ciò richiede come indispensabile premessa una nuova e più efficace governance del Crab, anche per ricostruire l'ormai smarrita sintonia di indirizzo tra la Regione Abruzzo e l'attuale vertice politico-amministrativo del Consorzio».

 

Sono anni ormai che il Crab vive di incertezze, questa volta sembra che la volontà di prendere i problemi di petto ci sia. Risolvere i problemi gestionali, salvaguardare i dipendenti di questo gioiello tutto marsicano, mettere in piedi una strategia di lungo periodo che leghi saldamente la ricerca applicata alla produzione, alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti agricoli del Fucino, è la sfida che se vinta porterà alla Marsica intera gli stessi benefici che portò il prosciugamento del lago.

 

Direttore

 


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