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All’ex Arssa un convegno sulla terza età

In alcuni comuni della Marsica gli anziani rappresentano quasi la metà della popolazione. Dalla Asl 1 una rete per ridurre i ricoveri, aiutare le famiglie e migliorare l’assistenza


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AVEZZANO. Si è concluso oggi, nei locali dell’ex Arssa, un convegno sul pianeta della terza età, dal titolo: “Aging and Chronic Diseases” (anziani e malattie croniche), promosso dal professor Giovambattista Desideri, direttore del reparto di Geriatria di Avezzano. Al centro del congresso l’attuazione di una Rete, che oscilla tra ospedale e territorio, che ha permesso alla Asl 1 di riuscire a migliorare l’efficacia delle cure agli anziani, ridurre il trend nei ricoveri ospedalieri (oltre mille l’anno a Geriatria dell’ospedale di Avezzano) e alleggerire il peso delle famiglie.

 

22 persone su 100, nella provincia dell’Aquila, hanno più di 65 anni, ma la Marsica, nella geografia della terza età, presenta percentuali molto più elevate: in alcuni Comuni, come Ortona nei Marsi, la percentuale schizza addirittura al 49%: in pratica, metà della popolazione.

Una vera emergenza che impone modelli sanitari nuovi per gestire un fenomeno in forte espansione e con alti costi sanitari. Per fronteggiare questa emergenza senile, la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila ha messo in piedi, da tempo, una rete che riesce a cementare l’azione di ospedale, distretti sanitari, assistenza domiciliare e ospedali di comunità. Un piano con cui la Asl 1 combatte le cronicità dell’anziano over 65 che in provincia hanno ormai toccato una quota molto alta: 22%. In particolare, quelli che i medici chiamano anziani ‘fragili’, cioè di età maggiore di 75 anni (in prevalenza donne), presentano più patologie e sono soggetti a continue riacutizzazioni. Pazienti che, pur avendo una vita sempre più lunga, hanno spesso condizioni cliniche gravi e non di rado una perdita di autonomia funzionale.

L’assistenza, pertanto, ricade o sulla famiglia, che, però, quando le condizioni sono serie non è attrezzata a garantire un sostegno adeguato, oppure sui servizi sanitari. La cronicità delle patologie dell’anziano rende necessario il ricovero in strutture adeguate (come gli ospedali di comunità, settore in cui la Asl 1 è all’avanguardia con due strutture da tempo operanti) a cui si affianca l’assistenza domiciliare e, per una diversa competenza, i distretti sanitari.

 

«Oggi gli anziani rappresentano una popolazione in continua espansione» dichiara Desideri «grazie al progressivo aumento dell’aspettativa di vita alla nascita. Spesso gli anziani presentano condizioni che necessitano di un elevato grado di assistenza che, solo in alcuni casi, può essere prestata al domicilio grazie all’impegno dei familiari, supportati dai servizi socio-sanitari presenti sul territorio». «Gli anziani “fragili”, quelli con più di 75 anni e con più patologie» prosegue il professore «sono oggi al centro di una Rete assistenziale che coinvolge ospedale e territorio e che si articola in specifici percorsi assistenziali. La nostra ASL con molta lungimiranza ha sviluppato una specifica progettualità in questo ambito, pianificando dei percorsi formativi».

 

Redazione Avezzano Informa


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