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La Vallelonga fa squadra per il PSR

A Collelongo un incontro-dibattito sulle prospettive per il nuovo Piano di Sviluppo Rurale


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COLLELONGO. Nella sala consiliare del Comune di Collelongo, un incontro-dibattito dal titolo “Vallelonga: le risorse del Territorio e il nuovo P.S.R. 2014-2020, Distretto Rurale o Marchio d’Area”. Un importante appuntamento, per discutere del Piano di Sviluppo Rurale, uno degli strumenti più importanti della nuova politica agricola comune, che rappresenta un reale supporto alla crescita dell’agricoltura, della selvicoltura e delle zone rurali dell’Abruzzo.

 

All’incontro erano presenti il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, il sindaco di Collelongo, Angelo Salucci, Sergio Iacoboni, componente della Direzione Politiche Agricole della Regione Abruzzo, i sindaci di Luco dei Marsi, Villavallelonga e San Benedetto dei Marsi, Domenico Palma, Leonardo Lippa e Quirino D’Orazio, il presidente del Gal Gran Sasso Velino Bruno Petrei, Marina Paolucci, consulente tecnico del Gal Aias, Marcello Capriotti, presidente della cooperativa “Terre Alte”, Ettore Raschiatore della cooperativa “Supinum”, Fabio Di Pietro, esperto di Coldiretti insieme al direttore della federazione dell’Aquila Massimiliano Volpone e Francesco Paciotti, assessore all’agricoltura del Comune di Avezzano. Assente per motivi di lavoro il primo cittadino di Trasacco, Mario Quaglieri.

 

A coordinare l’evento il giornalista Sergio Venditti, il quale ha introdotto i lavori presentando l’iniziativa promossa dal Comune di Collelongo che, insieme a Luco, Trasacco e Villavallelonga, raccoglie un bacino di quasi 15 mila abitanti. «I quattro paesi» ha dichiarato «si mettono in gioco, ma per vincere c’è bisogno di una cabina di regia, di una governance per delineare le strategie di intervento nel nostro territorio».

 

«C’è bisogno di lavorare in squadra ma non basta» ha spiegato il sindaco di Collelongo durante il suo saluto. «Sul PSR vogliamo essere assistiti da chi se ne intende, per indirizzare tutto quello che può essere utile a questo territorio piccolo ma caratteristico». «La montagna interna abruzzese» ha aggiunto «ha bisogno di uscire dai troppi luoghi comuni che per troppi anni l’hanno contrassegnata».

 

Nei loro interventi, Petrei, Paolucci, Capriotti, Raschiatore e Di Pietro, in quanto esperti del settore, hanno invece messo in luce la loro esperienza, puntando sugli errori fatti nel passato, da non ripetere per fare bene in questo nuovo PSR

 

 

collelongo.jpg«La nostra dote territoriale è inesplorata, c’è quindi bisogno di una riscoperta del territorio» ha sostenuto Iacoboni, illustrando le slides in apertura di convegno. «Il percorso verso l’eccellenza» ha proseguito «si instaura passando dalla qualità confusa a quella distinta, abbiamo circa 150 mila ettari di terreni marginali totalmente dimenticati, se parliamo di biomassa possono mettere a disposizione 170 mila tonnellate di materiale». «L’approccio integrato con la micro-filiera agricola» ha poi commentato «offre la possibilità di passare da “montagna sterile” come cento anni fa a una riscoperta che, attraverso la creatività imprenditoriale, può permettere ai residenti una qualità della vita e una produzione soddisfacenti, anche con il contributo del PSR e quindi con i fondi dell’Europa». «Il nuovo approccio» ha concluso il componente della Direzione delle Politiche Agricole regionale «deve mirare alla tutela/valorizzazione della dote territoriale sostenendo così la distintività produttiva locale, attraverso la promozione di distretti/reti di imprese su scala di micro-filiera mirate alla sostenibilità e alla tutela della biodiversità».

 

«Le risorse di questo territorio sono tantissime» ha commentato il sindaco di Luco dei Marsi che poi ha aggiunto: «Dobbiamo intercettare risorse finanziarie presentando progetti validi per il territorio, con la creazione di gruppi di lavoro in grado di farlo, da soli non ce la possiamo fare».

 

«L’unione fa la forza. Per il PSR occorre fare lobby, unirsi e progettare» questa la dichiarazione dell’assessore Paciotti. «L’unione dei quattro Comuni» ha argomentato «può portare dei frutti. Dobbiamo valorizzare i nostri prodotti agroalimentari ma il piccolo non ha nessuna possibilità di finanziamento e il Comune di Avezzano sta lavorando perché si possano creare le condizioni vincenti di aggregazione».

 

«Il PSR non significa soltanto agricoltura intensiva. Abbiamo diversi ettari di territori incolti e con il superamento della parcellizzazione dei terreni possiamo dare un forte incentivo alle coltivazioni di montagna» ha affermato il sindaco di Villavallelonga. «Attenti però ai Sic (siti d’interesse comunitario, ndr)» ha ammonito Lippa «che vedono l’area contigua al Parco Nazionale d’Abruzzo come se fosse all’interno del Parco stesso, questo rischia di penalizzare pesantemente i nostri territori».

 

«San Benedetto non è propriamente la Vallelonga» ha invece asserito il primo cittadino D’Orazio «ma condividiamo le stesse sorti e gli stessi problemi. Occorre una profonda riflessione e o ci mettiamo insieme o non ne usciamo fuori, dobbiamo abbandonare i campanilismi che sono ormai fuori tempo massimo».

 

«Ho ascoltato un dibattito dinamico e attivo di scambio di informazioni, utile per una
sintesi progettuale del documento all’interno del Progetto Marsica» ha commentato il presidente Di Pangrazio al termine degli interventi. «Dobbiamo perseguire le giuste alleanze per andarci a mettere tra la produzione e la commercializzazione, lì in mezzo possiamo creare lavoro e occupazione in maniera intelligente, recuperando il territorio abbandonato». «Dobbiamo legare industria, trasformazione e cibo» ha spiegato «attraverso sistemi moderni sfruttando le opportunità del PSR in filiera per creare lavoro duraturo nel nostro territorio. In questo senso la Regione può favorire il recuperoexpo 2015.jpg delle terre civiche e assegnarle a chi ne fa richiesta. «Il 15 dicembre prossimo» ha rivelato il presidente del Consiglio regionale «il PSR verrà presentato a Bruxelles, le istanze possono essere presentate da subito, la Regione prende l’impegno per tentare un accordo con le banche affinché gli imprenditori possano accedere al credito visto che quello del PSR è un cofinanziamento». «Sulla Vallelonga» ha concluso Di Pangrazio «va fatto il Marchio d’Area vista la particolarità del territorio, dobbiamo creare un evento nella Marsica che ci proietti ad Expo 2015 a Milano per far capire che questo è un territorio accogliente ed eccellente sotto tutti i punti di vista». (Mc.dB.)