Attualità 06:30

Museo del Cibo, primo round tra Boccia e Patto Territoriale

Il vicesindaco di Avezzano scrive all’assessore Pepe: “La Regione non può assistere inerte allo scempio che il Patto Territoriale sta perpetrando nella Marsica”. La replica di Ruscio: “A Carsoli abbiamo trovato un’amministrazione che guarda agli interessi del territorio”


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AVEZZANO. È polemica tra il vicesindaco di Avezzano, Ferdinando Boccia, e Loreto Ruscio, presidente del Consorzio del Patto Territoriale della Marsica. Oggetto del contendere il Museo del Cibo, spostato al polo fieristico di Carsoli.

 

Il vicesindaco di Avezzano chiama in ballo la Regione e lo fa attraverso una lettera inviata all’assessore all’agricoltura Dino Pepe, anche a nome dei sindaci presenti all’adunanza di mercoledì scorso. «La Regione Abruzzo non può assistere inerte allo scempio che il Patto Territoriale sta perpetrando nella Marsica» il commento di Boccia che chiede quindi «un incontro urgente con una ristretta delegazione dei sindaci della Marsica, nell’intento di procedere in tempi brevissimi ad una rimodulazione del progetto Museo del Cibo», con il sostegno di una commissione tecnica che possa essere d’ausilio nel riportare il progetto nei corretti binari originari.

«La sede del Museo del Cibo» si legge nella missiva «con sconcertante ed impudente decisione del vertice gestionale del Patto territoriale è stata addirittura spostata dal Crab di Avezzano al Polo fieristico di Carsoli. Una decisione assolutamente rilevante che, insieme alle apportate modifiche progettuali, muta radicalmente l'indirizzo politico dell’accordo di programma, un indirizzo politico nel quale molti sindaci della Marsica non si riconoscono più».

 

«Il Museo del Cibo» dichiara il vicesindaco «ha senso solo se realizzato presso il Crab, struttura regionale di ricerca sulle biotecnologie agrarie, e l’eventuale spostamento a Carsoli stravolge completamente il progetto originario: in particolare, si viene a rescindere il fondamentale ed organico legame tra Museo-Crab-incubatore-Università-Piano di Sviluppo Rurale, funzionale alla diffusione dell’innovazione all’economia agraria della Marsica». «Si ricorda inoltre» scrive ancora «che l’importante partecipazione al Cibus dei dipartimenti di biotecnologia delle Università dell’Aquila e Teramo era finalizzata allo sviluppo dell’incubatore, ovvero alle attività di ricerca e sperimentazione presso il Crab, e che lo spostamento in un capannone anonimo a Carsoli farà venir meno l’interesse degli Atenei alla partecipazione al Progetto».

 

«Le decisioni del consiglio direttivo del Patto territoriale» sottolinea Boccia «sono state assunte in totale solitudine, seguendo logiche particolaristiche e non oggettive, senza alcun doveroso coinvolgimento né del Comune capofila, Avezzano, né dei sindaci soci, che si trovano ora nell’incresciosa situazione di aver approvato (in data 18.12.2013) un avanzato Progetto Cibus, situato presso il Crab e collegato all’incubatore d’impresa, che poco ha da spartire con l’attuale Progetto Cibus che il Patto si appresta ad inviare al Mise, una sorta di struttura fieristica e di ristorazione insediata nel nucleo industriale di Carsoli. Siamo al teatro dell’assurdo, al limite della pagliacciata». «I sindaci della Marsica, in sede di Adunanza del 26 novembre scorso» continua «hanno condiviso il disappunto, l’amarezza e lo sconcerto derivante dai comportamenti temerari del consiglio direttivo del Patto e non possono più riconoscersi obiettivamente in un accordo di programma così maldestramente modificato all’insaputa di tutti. È stata peraltro manifestata la sentita esigenza di mettere in campo ogni possibile azione per non disperdere il finanziamento già acquisito».

Di qui la richiesta di un incontro alla Regione «ente primario di programmazione del territorio che» conclude Boccia «non può certamente assistere inerte a tale scempio ed anzi deve farsi parte diligente per addivenire ad una positiva soluzione della questione, anche esercitando le opportune azioni amministrative nei confronti del Mise e di moral suasion nei confronti del Patto, una realtà ormai portatrice di indirizzo politico proprio ed avulso da quello espresso dai legittimi rappresentanti del territorio».

 

«Il Patto Territoriale, la storia del progetto lo dimostra» la replica del presidente Ruscio «ha fatto di tutto per mantenere il progetto del museo del cibo al Crab ad Avezzano operando in stretto raccordo con la Regione, il Comune di Avezzano e tutti gli altri attori del territorio. Purtroppo però l’incertezza sul futuro del Crab, la scarsa collaborazione da parte del Comune di Avezzano, o meglio il tentativo di sabotaggio del vicesindaco, il quale, convocato dall’assessore Pepe a metà novembre all’Arssa, ha comunicato di non voler partecipare, nonché l’imminente scadenza del 30 novembre per presentare il progetto al Mise con il rischio di far perdere i fondi ci hanno indotto ad accorpare il progetto al centro fieristico di Carsoli, dove abbiamo trovato un’amministrazione che guarda solo agli interessi del territorio». «Risulta incomprensibile, quindi» chiosa Ruscio «cosa voglia dalla Regione il vicesindaco di Avezzano Boccia, evidentemente frustrato perché non è riuscito a traghettare in porto un altro piano». (Mc.dB.)