Attualità 13:00

La Pigotta ad Avezzano e Tagliacozzo per aiutare i bambini dell’UNICEF

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 AVEZZANO.  L’ha portata a casa. La “sua” Pigotta, la voce dei bambini senza voce, senza casa, senza scuola, il simbolo che ha attraversato il mondo, la bambolina di pezza che ha combattuto e vinto più battaglie di quanto non abbiano fatto le guerre degli adulti.

Andrea Iacomini, giornalista romano di origini tagliacozzane, un lungo percorso nel volontariato e nell’utilizzo del potere dell’informazione in difesa dei diritti umani, diventa nel 2012 portavoce di UNICEF Italia e quest’anno ha deciso di portare nella sua Terra d’origine il simbolo del suo impegno quotidiano, inserendo Avezzano e Tagliacozzo tra le tappe del “Pigotta Tour”.

Nelle due città, sabato 13 e domenica 14 Dicembre sarà quindi possibile adottare una pigotta e contribuire alla lotta dell’UNICEF in difesa dei diritti dei bambini di tutto il mondo, bambini che continuano a morire per malattie curabili, bambini in guerra dal giorno in cui sono venuti al mondo.

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I volontari saranno ad Avezzano in Piazza Risorgimento e a Tagliacozzo nella chiesa della Santissima Annunziata dalle 9 alle 20, è inoltre possibile seguire Andrea e la sua attività anche su Twitter    @Andrea_Iacomini  e sulla sua pagina Facebook   http://www.facebook.com/andreaiacomini  o tramite l’hashtag  #ioelamiapigotta.

 

 “Io e la mia Pigotta abbiamo attraversato l’Italia. Siamo andati fino in Sierra Leone e siamo tornati! Lì, io e la mia Pigotta abbiamo ballato e cantato con i bimbi dei villaggi di Freetown, Bo e Kenema, piccoli indifesi che oggi nessuno vuole vedere perché in quelle zone c’è l’ebola, lo sapete?

Io e la mia Pigotta siamo riusciti ad arrivare fin sotto le tende di un bel po’ di campi profughi in Giordania, Libano e Kurdistan iracheno dove migliaia di ragazzini siriani sono rifugiati a causa di una guerra ingiusta che dura da 4 anni. Io e la mia Pigotta abbiamo visitato oltre 50 città di tutta Italia e raccontato che ci sono ancora 17 mila bambini che muoiono ogni giorno per cause prevenibili o curabili e che basta adottare questa bambola di pezza fatta a mano nelle carceri,negli Auser, dalle mamme, le zie, le nonne, le scuole, per salvare le loro vite.

 

Io e la mia Pigotta il 20 Novembre ci siamo separati. Abbiamo incontrato Francesco, gli abbiamo chiesto di pregare per tutti i bambini del mondo. Alla fine è rimasta con lui.”

 

Dal blog di Andrea Iacomini del 3 dicembre 2014.

 

Andrea ha portato la sua Pigotta a casa, facciamo in modo che torni a Roma con la valigia vuota…

 

 

Fabiana Di Fabio