Attualità 06:15

“La Bambina dei fiammiferi ”, spettacolo di narrazione e suggestioni sensoriali

“Un progetto speciale” in quanto gli spettatori assistono bendati


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Florian Teatro Stabile d’Innovazione e l’associazione “Il volo del coleottero” presentano “La Bambina dei fiammiferi”, spettacolo di narrazione e suggestioni sensoriali con canzoni, suoni, odori e sapori per attori, animatori e musicisti.

 

“Un progetto speciale” in quanto gli spettatori assistono bendati. Può sembrare un controsenso dato che a teatro si guarda e si ascolta. Con il teatro sensoriale si ha come l’impressione che il teatro abbandoni se stesso, si spogli d’ogni orpello estetizzante per riportare lo spettatore alla densità del proprio sentire. Sogno e mistero si abbracciano per una conoscenza più profonda delle cose nella loro materia, forma e funzione e il  teatro sensoriale come una chiave magica riesce  ad  aprire le porte dell’immaginazione per far affiorare nuove interpretazioni, nuove visioni, evocare ricordi ed esperienze. 

 

Con La bambina dei fiammiferi il genere della fiaba viene restituito alla sua ricchezza originaria, ma al contempo viene formato un pubblico nuovo, nel senso che viene predisposto un canale efficace per l’ascolto di un codice proveniente dalla cultura orale: gli effetti spettacolari della fiaba sono posti fuori dalla sfera del visibile e dentro quella della visione.

La caratteristica principale della narrazione è rappresentata da una riscoperta contiguità personale ed umana tra ospiti ed ospitanti della scena, prima che spettatori ed attori. C’è spazio per il pudore, per via di una inedita intimità che si instaura già prima dello spettacolo con l’affidamento cieco agli accompagnatori che conducono per mano gli spettatori bendati verso le loro poltrone, e poi continua nel corso della performance, quando accompagnamento ed affidamento si trasformano sul piano sensoriale; si avverte sulla propria pelle il soffio del freddo patito dalla bimba ma anche il calore irrorato dalla sua fantasia, dove si materializza una stufa immaginaria, quindi odori, sapori e voci di desideri bruciati al lume di fiammiferi caduchi, anch’essi tangibili.

Lo spettacolo sensoriale espone sotto una lente di visibilità potenziata i meccanismi impliciti e microscopici della creazione teatrale: il significato delle parole del testo guadagna e diventa senso.

 

 

L’evento nasce da un percorso artistico per opera del  regista Mario Fracassi e si avvale della presenza di numerosi attori, animatori e musicisti. 

All’interno di un caleidoscopio di effetti coordinati con rigore costante, bisogna rendere nota delle bellissime musiche e canzoni composte da Paolo Capodacqua, tramite cui trova compimento il coinvolgimento emotivo del pubblico, accanto ad una polifonia di voci provenienti da diverse direzioni ed articolate su più livelli formali anche nei frangenti non musicali. 

 

Con La bambina dei Fiammiferi, Florian Teatro dà seguito ad un progetto complessivo che mostra di saper coinvolgere il pubblico adulto accanto a quello dei giovanissimi attorno a proposte trasversalmente efficaci in termini di offerta di eventi rivolti all’intera collettività.