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Centro pedonalizzato, il consigliere Presutti: “Non condivido la posizione di alcuni commercianti”

Il presidente della Commissione ambiente: “Lo slogan di Avezzano dovrebbe essere ‘più bici e meno auto’ e i commercianti dovrebbero interrogarsi sulle vere ragioni della crisi”


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AVEZZANO. Continua la discussione in merito all’isola pedonale nel centro di Avezzano. Ad intervenire sulla questione, questa volta, il presidente della Commissione ambiente del Comune, Crescenzo Presutti.

«Non condivido la posizione di alcuni commercianti avezzanesi - una minoranza fortunatamente - contrari all’isola pedonale nel periodo natalizio» il suo commento. «A mio parere, invece» dichiara Presutti «l’interdizione al traffico automobilistico in centro dovrebbe essere attuata tutto l’anno. Il sindaco Giovanni Di Pangrazio ha avuto la grande capacità di mediare tra i favorevoli e i contrari all’isola pedonale, seguendo le giuste indicazioni della maggioranza dei consiglieri comunali».

 

«La causa della diminuzione delle vendite da parte dei commercianti» aggiunge il consigliere comunale «non è certo dovuta all’assenza del traffico, ma va ricercata in altri fattori. Se fosse vero l’assioma che a una maggiore intensità del traffico corrisponderebbero maggiori vendite da parte degli esercenti, dovremmo convenire di essere dinanzi a un quadro assai deprimente, ovvero di “un uomo che consuma in auto e con l’auto”».

 

«La maggior parte dei cittadini» prosegue «ha condiviso appieno la decisione del sindaco Di Pangrazio, che mira a disegnare una città completamente diversa da quella cui siamo stati sinora abituati. Bisogna ripensare il modo di fruizione degli spazi urbani, restituendo, innanzitutto ai giovani e alle famiglie con i figli piccoli, gli spazi comuni per socializzare, incontrarsi, conversare, scambiarsi gli auguri, evitando i pericoli provenienti dal traffico automobilistico».

 

«Esistono altri modi per fronteggiare gli effetti della crisi economica: un esempio è proprio quello di ridurre i costi delle spese per i carburanti, con il beneficio di riduzione di inquinamento (atmosferico, visivo e acustico). “Più bici e meno auto”» conclude Presutti «è uno slogan che non farebbe male ad Avezzano, che una volta veniva paragonata alla Romagna. La città deve cambiare insieme agli abitanti; una città deve essere sostenibile perché appartiene a tutti. Non occorre dilungarsi sulle obiezioni dei “contrari” alla pedonalizzazione del centro cittadino, piuttosto i commercianti dovrebbero interrogarsi sulle vere ragioni della crisi. Insomma la crisi non dipende dall’assenza di traffico, ma dalla mancanza di denaro e, soprattutto, di lavoro».

 

Redazione Avezzano Informa