Cronaca 12:44

Alle pendici del Salviano le istituzioni tra ricordo e impegni per il futuro. LE FOTO

Tanti i cittadini che hanno partecipato alla cerimonia insieme alle Istituzioni civili, militari e religiose


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Una bella cerimonia. Nella giornata dei cento anni dal terremoto che colpì la Marsica, i gonfaloni dei Comuni marsicani, insieme a quello della Regione e della città dell’Aquila, hanno sfilato e preceduto le autorità ai piedi del monumento alle vittime del terremoto del 1915 e dei caduti nella Prima Guerra Mondiale.

 

Le Istituzioni civili, militari e religiose erano tutte lì, insieme a loro tanti cittadini che sono arrivati alle pendici del Monte Salviano per testimoniare la presenza in una giornata così importante per Avezzano e la Marsica.

 

Il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, ha fatto gli onori di casa: «Siamo qui per il ricordo ma anche per assumerci l’impegno per la sicurezza dei cittadini. E’ bello vedere una celebrazione nella quale siamo uniti e non divisi. Nella Grande Guerra e nel Terremoto i marsicani hanno mostrato il loro profondo senso del dovere e dell’onore nazionale. Da quel 13 gennaio del 1915 la Marsica è uscita trasformata socialmente e moralmente, una lezione per i nostri figli nell’essere protagonisti del nostro futuro».

 

Il Vescovo dei Marsi, Pietro Santoro, ha recitato una preghiera «per far entrare nel cuore di tutti noi il dolore di ieri».

 

Il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo: «Questa è una giornata di ricordo delle vittime e di monito affinché non abbia più a ripetersi nel futuro la tragedia della Marsica nel 1915 o quella dell’Aquila nel 2009. Dobbiamo avviare una riflessione seria soprattutto sul modo di costruire le case in questa nostra terra ad alta sismicità».

 

Anche il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha messo il dito sul «prendere insegnamento da quello che è già accaduto. Davanti alle catastrofi c’è bisogno di una legge con la quale le Istituzioni abbandonano l’improvvisazione assumendo una responsabilità pubblica. Dobbiamo e vogliamo mettere il territorio in sicurezza con una legge che precisi come si edifica o si riedifica. L’ambizione progettuale è quella di istituire la città-territorio della Marsica e aiutarla a edificarsi come grande territorio e poi l’Abruzzo: in questa nostra regione nasca una straordinaria capacità di protezione civile».

 

«Da questo nostro Salviano sotto il cielo terso abruzzese – le parole di Gianni Letta che hanno chiuso la mattinata – ricordiamo come la Marsica seppe risorgere e da qui ci impegniamo affinché possa affrontare i prossimi cento anni, affinché i 38 comuni possano dare al Paese un contributo di forza».

 

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