Politica 09:15

Nuovo Presidente della Repubblica: il commento dei tre grandi elettori dell’Abruzzo

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REGIONE. Subito dopo l’elezione del nuovo Capo dello Stato, Sergio Mattarella, arrivano i commenti dei tre grandi elettori della Regione Abruzzo: il presidente della Giunta Luciano D’Alfonso, il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio e il vicepresidente Paolo Gatti di Forza Italia.

 

«Saluto con grande gioia l’elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica» la dichiarazione a caldo di D’Alfonso. «Con lui al Quirinale» prosegue il presidente «avremo la garanzia di poter contare su una personalità al di sopra delle parti, dotata di un’approfondita conoscenza della Costituzione e del funzionamento delle istituzioni. Rendo certo ai cittadini abruzzesi che sarà mia cura invitare il Presidente neo-eletto a compiere al più presto una visita istituzionale in Abruzzo per verificare di persona il cammino intrapreso».

 

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il giudizio di Di Pangrazio: «Il nuovo Presidente della Repubblica, è un fine conoscitore della carta Costituzionale e questo lo rende una figura autorevole e di assoluta garanzia in un momento nel quale il nostro Paese è chiamato a completare il percorso istituzionale delle riforme». «Con il mio voto» aggiunge «ho contribuito a eleggere una figura di alto profilo istituzionale, ricca di ideali e che ha dimostrato, in passato, di essere esempio di rettitudine e coerenza intellettuale. Al nuovo presidente della Repubblica rivolgo un augurio di buon lavoro a nome di tutta la comunità abruzzese».

 

Non la pensa così, invece, il vicepresidente Gatti che confessa di non aver votato per Mattarella in quanto «persona rispettabile, ma ce ne sono tante di persone rispettabili. Mi aspettavo una persona di maggiore autorevolezza e di maggiore spessore internazionale. Ce n’erano tante, perfino nel Pd». «Sono due anni che sentiamo parlare della rottamazione» alza il tiro Gatti «e poi il rottamatore chi va a pescare? Un prezioso, elegante e signorile reperto archeologico». «A lui» conclude «auguro comunque buon lavoro e ho applaudito per la sua elezione; nutro grande rispetto per le istituzioni. Non è una questione di partito o di metodo, ne faccio una questione di figura. Lui è una figura discreta». (Mc.dB.)