CELANO. Ieri, al Comune di Celano, l’attesa riunione tra il Cam, il Commissario Mauro Passerotti e l’Ato.
Per il Cam erano presenti Giuseppe Venturini e Lucia Falcetelli, per l’Ato Corrado Rossi, mentre per il Comune c’erano, oltre al Commissario, anche Federico D’Aulerio, Daniela Di Censo, il segretario comunale Giampiero Attili e Marcello Di Bartolomeo, rappresentante del Nucleo di valutazione dell’Ente.
Alla riunione, invitato espressamente dal Commissario, anche il portavoce del Comitato “A tutela di Celano- Acqua nostra” Gianvincenzo Sforza che da tre anni sta seguendo le vicende che riguardano proprio il Cam.
Dall’incontro sono emerse, dopo ampia discussione, proposte e decisioni che avviano verso una risoluzione mediata e condivisa la vicenda che, da alcuni anni, agita la città e riguardante proprio la gestione delle reti idriche. Il Cam ha deciso, a partire dal 15 febbraio, di aprire in Comune un ufficio nel quale i cittadini celanesi possono recarsi per chiedere informazioni inerenti le bollette, i pagamenti e tutto ciò che li riguarda in merito al Cam. Nell’ufficio si può accedere anche per verificare la regolarità delle richieste dei pagamenti fatte dal Cam attraverso le lettere raccomandate recapitate ai celanesi per accertare se i pagamenti richiesti sono regolari o meno e chiedere, eventualmente, la dilazione dell’importo da pagare.
È stato poi deciso che gli importi delle bollette pagate verranno girati dal Cam direttamente sul conto corrente del Comune con cadenza giornaliera. Ogni due mesi il Comune verificherà l’importo pagato dai celanesi e l’ammontare che viene versato all’Ente. Dopo il pronunciamento dei legali, opportunamente interpellati al riguardo, è stata esclusa la cessione di credito per motivi legati alla normativa inerente agli incassi delle somme che, come ribadito anche dall’Ato, rimane di esclusiva pertinenza del gestore. I versamenti a favore del Comune, comunque, saranno continui e cesseranno solo il giorno in cui il credito del Comune si esaurisce. Quindi rientreranno nelle casse del Comune poco meno di 2milioni di euro che il Cam, riconoscendosi debitore verso l’Ente comunale, inizierà a versare già da lunedì prossimo.
Per ciò che attiene al rimborso della depurazione pagata dai cittadini celanesi al Cam, lo stesso Consorzio ha dichiarato che, attualmente, non è possibile effettuare il rimborso. Il Comitato, controbattendo le asserzioni del Cam, ha dimostrato ai presenti nella riunione, attraverso una serie di argomentazioni legate alle due sentenze e di pareri di Enti e legali, quali sono i motivi che impongono al Cam il rimborso e come le due sentenze danno ragione a tutti coloro che hanno effettuato l’istanza di risarcimento.
Il Commissario Passerotti, a tutela degli utenti celanesi, qualora necessario valuterà una eventuale azione per la quale si stanno decidendo modi e tempi, che daranno via ad un giudizio civile atto a imporre al Cam l’effettuazione del rimborso per la mancata depurazione. Il Comitato, per bocca del suo portavoce Sforza, ha dichiarato che la quota della depurazione indebitamente percepita dall’Ente di Gestione deve essere rimborsata e questo deve avvenire a seguito della conclusione dell’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica che su questo argomento sta svolgendo un’inchiesta specifica giunta a conclusione in questi giorni. Per attendere di conoscere se il Cam deve o non deve rimborsare, in buona sostanza, si dovrà attendere la decisione della Procura. Solo dopo questo pronunciamento, quindi, al Cam si potrà obbligare di rimborsare la quota della depurazione. L’Ingegner Venturini ha dichiarato, a seguito della discussione sul punto “Depurazione”, che se ciò avverrà il Cam rimborserà nei modi e nei tempi stabiliti dalla legge. Quindi non vanno considerate inutili le istanze presentate dai celanesi e queste rimangono solo sospese in attesa delle decisioni della Procura e del Cam. Se il Consorzio dovrà rimborsare, ha asserito Venturini, lo farà compensando i crediti che vanta verso i celanesi utenti attraverso le bollette. Durante la riunione è stata affacciata dal Comitato, ripresa anche dall’ingegner D’Aulerio e caldeggiata dal Commissario, la problematica legata alla condotta fognaria che collegherà Ovindoli al depuratore di Avezzano ed alla quale, anche per volere dell’Ato, si potranno collegare le abitazioni civili della zona di Celano che va da borgo Bussi, Porciano e case sparse nella zona Nord Ovest di Celano fino a San Severino. Questa autorizzazione sarà inserita nel protocollo d’intesa tra il Comune di Ovindoli e quello di Celano durante la riunione indetta dal Commissario Passerotti per il 10 febbraio prossimo.
Redazione Avezzano Informa