Cultura 07:20

La presentazione di “Delitti al microscopio. L’evoluzione storica delle scienze forensi”

Presentata, al Tribunale di Avezzano, l’opera di Luca Marrone che rievoca i primi sviluppi delle scienze dell’investigazione criminale


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AVEZZANO. Scene del crimine, ricostruzione dei fatti, investigazione scientifica, criminal profiling. Potrebbero sembrare tutte le caratteristiche di una puntata di un poliziesco americano, in realtà sono gli ingredienti, insieme a considerazioni e studi approfonditi, del libro di Luca Marrone “Delitti al microscopio. L’evoluzione storica delle scienze forensi”, edito da Gangemi e presentato ieri pomeriggio nell’Aula I del Tribunale di Avezzano.

 

Intervenuti alla presentazione, il presidente del Tribunale di Avezzano, Eugenio Forgillo, Guido Cocco, magistrato della Procura della Repubblica di Avezzano, Enrico Valeri, Capitano dell’Arma dei Carabinieri, l’autore e la giornalista Magda Tirabassi in veste di coordinatrice.

 

Dopo i saluti iniziali del presidente Forgillo, ha preso la parola anche il sindaco Giovanni Di Pangrazio che ha voluto sottolineare l’importanza dell’evento. «Oggi in quest’aula affrontiamo un tema specialistico in cui gli ospiti faranno da padroni» ha dichiarato il primo cittadino «la materia è molto complessa, in corso di studio e di evoluzione. Ci troviamo in un momento difficile anche sotto questo aspetto e i testi che cercano di dare supporto a tematiche così serie sono per me fondamentali».

 

Scienza e ricostruzione del crimine, figure del passato reali o letterarie, da Sherlok Holmes a Bond, da Vidocq a Bell, che tornano per essere attualizzate, realtà filtrate che arrivano sotto gli occhi dei magistrati. Tutto questo e molto altro è contenuto nel libro di Marrone che, come sottolineato dal Magistrato Cocco «affronta questioni tecniche con un linguaggio piacevole e accessibile anche ai meno esperti. Fa riferimento a casi storici e dimostra come da sempre le analisi tecnico-scientifiche abbiano dovuto affiancarsi all’attività di ricostruzione del crimine». «Il testo» ha aggiunto «evidenzia come la scienza faccia passi da gigante e come gli strumenti consentano sviluppi efficienti nelle indagini». «La scienza e la tecnica, però» ha poi concluso il Pm «rimangono comunque strumenti che non si possono sostituire al procedimento del magistrato o alla decisione del giudice».

 

Anche il Capitano Valeri ha aperto il suo intervento complimentandosi con l’autore per poi proseguire con un’accurata relazione sugli accertamenti tecnici sulla scena del crimine. «È bello leggere questo libro» ha rivelato infine Valeri «perché permette di scoprire quando e da quali esigenze siano nate quelle tecniche che, ogni giorno, le forze dell’ordine utilizzano nell’indagare la scena del crimine».

 

L’incontro è stato chiuso dallo stesso autore, criminologo, criminalista, criminal profiler e docente alla Lumsa e all’Upter. Marrone ha illustrato come l’investigazione criminale debba molto all’intuizione artistica e quanto, per la sua nascita, sia stato importante l’intreccio tra la cultura scientifica e quella umanistica. «Il processo investigativo» ha spiegato il professore «necessita del rigore scientifico e tecnico, ma anche dell’immaginazione. Le tecnologie e le macchine, infatti, non potranno mai spodestare l’essere umano».

 

Claudia Cardilli, Maria Caterina De Blasis