Attualità 18:15

Auguri donne... Nascondete il sedere: date scandalo mostrando cervello

La festa della donna e l'amore ai tempi del tronista


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C'era una volta una donna...
Una meravigliosa  lettera scritta alla sua amata da un soldato al fronte. Il tenero appello di un uomo che spera di non trovare cambiata la donna che ama, una volta finita la guerra. lettera anni 50.JPGSi chiede se la troverà ancora con i capelli annodati sulla testa, il lungo abito di velluto blu, la sua fittissima, arabescata veletta di ciniglia e il fazzoletto di batista nella borsa di lucertola grigia. 

Si chiede se sarà ancora capace di arrossire  e se ha capito che quando arrossisce, gli è ancora più cara...

Esiste ancora quella donna? Che ancora arrossisce, si indigna, scrive lettere d'amore e si commuove?
Da qualche parte, io credo di sì.


E' quella che ancora si vergogna per ogni donna nuda su un manifesto.
Quella che insegna alle proprie figlie la differenza tra l'essere donna ed il bisogno di un seno più grande o labbra più gonfie per sentirsi tale.
Sono tutte le donne che sanno invecchiare e che accanto alle proprie figlie sono orgogliose di sembrare le loro madri e non desiderano essere scambiate per le loro amiche.


Le stesse che insegneranno loro la differenza tra un corteggiatore ed un tronista e quella tra le Donne che sono andate in televisione per battersi per il diritto al voto, da quelle che oggi ci vanno per battersi per il ripristino della flora batterica intestinale e per dire che fanno tanta plin plin.


Sono le donne ancora convinte che la loro vera sfida sia conciliare lavoro e famiglia,  non quella di riuscire a farsi un selfie mantenendo la bocca in un'espressione imbecille.
Le stesse che sanno bene che la femminilità non sopravvive in una foto scattata accanto ad un lavandino.

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Sono le donne consapevoli del fatto che Shakespeare non avrebbe scritto "In piedi, signori, davanti ad una donna" se fosse vissuto al tempo di Belen.


Quelle che ancora sanno distinguersi e per questo ancora piangono, arrossiscono, si arrabbiano, si offendono, si indignano.  Ad esempio perchè c'è ancora bisogno di una legge che garantisca loro l'accesso a cariche pubbliche, quelle che ancora vorrebbero sfidare gli uomini davvero "alla pari", convinte che sì, forse ci vorrebbero altri  50 anni perchè si scelga senza guardare al genere ma alla competenza, ma altrettanto convinte che il Paese non soffrirebbe poi molto per altri 50 anni senza la Carfagna in Parlamento... moric 1.jpeg 

 

Sono le donne che non scimmiottano gli uomini, urlando più forte di loro, ma che sanno lasciarli senza parole con il proprio silenzio.

 

 

Auguri a tutte le donne.
Nascondete il sedere: tutti sanno che lo avete,  tirate fuori il cervello: così sì che darete scandalo...

 

 

FDF





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