Attualità 06:30

Il valore dell’accoglienza nella Marsica del 2000

A Luco dei Marsi una conversazione con il Prefetto e il Vescovo su vecchie e nuove migrazioni


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LUCO DEI MARSI. “Vecchie e nuove migrazioni: la Marsica terra accogliente”, questo il tema dell’incontro, rivolto agli alunni della Scuola Media dell’Istituto Comprensivo “Silone” di Luco dei Marsi, che si è tenuto ieri nel Teatro della Società Operaia di Mutuo Soccorso.

 

A dare il via alla conversazione, moderata da Maria Caterina De Blasis, il primo cittadino di Luco, Domenico Palma, a cui è seguito il saluto del baby sindaco Emanuel Pace. Subito dopo hanno preso la parola il Prefetto della Provincia dell’Aquila, Francesco Alecci, e il Vescovo dei Marsi Monsignor Pietro Santoro. A loro il presidente dell’Anpi Marsica, Antonio Rosini, ha donato la tessera di socio onorario della neonata Associazione “Cammino dell’Accoglienza” che ha organizzato l’evento, in collaborazione con la rete di lavoro “Scuole in Cammino”.

A rappresentare l’Associazione, in platea, anche Sergio Natalia, Mauro Rai e Augusto Di Bastiano. Erano presenti, poi, Paolo Gennaccaro, dirigente del Commissariato di Polizia di Avezzano, il Maresciallo Marco Fanella, comandante della locale stazione dei Carabinieri, il consigliere provinciale Felicia Mazzocchi, il dirigente dell’Istituto Scolastico “Silone” Romolo Del Vecchio, il sindaco di Lecce nei Marsi Gianluca De Angelis, il parroco di Luco don Michele Morgani, insieme al suo collaboratore don Francois Nshogoza e Gino Milano, responsabile dell’Associazione di volontariato missionario Rindertimi.

 

«Quando si affrontano questi temi» ha esordito Alecci «bisogna parlare con intelligenza, ma soprattutto con il cuore, l’unico strumento che permette di misurarsi con argomenti importanti come quello della migrazione». Il Prefetto, poi, con passione e lucidità ha lodato gli ideali della democrazia e del rispetto dell’essere umano, soffermandosi sull’importanza della scuola dove, insieme all’aritmetica, alla storia o alla geografia, gli alunni devono imparare ad essere cittadini consapevoli, soprattutto di un obbligo: quello di diventare protagonisti reali e non soggetti passivi della società. «Accoglienza» ha concluso Alecci «significa condividere, il tanto o il poco che abbiamo, con quelle persone che abbandonano la loro casa. Dobbiamo offrire la nostra correttezza e la nostra etica a coloro che chiedono di poter trovare, nella nostra terra, quella serenità che non hanno potuto vivere nei loro Paesi d’origine».

 

«La Chiesa allarga le braccia a tutti i popoli senza distinzione, per annunciare a tutti che Dio è amore» ha affermato invece il Vescovo dei Marsi, citando il discorso pronunciato da Papa Francesco nella giornata mondiale del rifugiato e del migrante. «Vogliamo abolire la parola “straniero”? È un termine senza senso» ha provocato Monsignor Santoro che ha poi sottolineato quanto sia rilevante, anche per “guidare la storia” un atteggiamento che sa partire dalla cultura dell’incontro e che, seguendo il Vangelo, pensa all’immigrato come ad un familiare.

 

Al termine della conversazione anche la testimonianza di don Francois, arrivato a Luco dei Marsi dal Ruanda, lo Stato protagonista di una delle pagine più sanguinose della storia del XX secolo. Il sacerdote ha raccontato della sua attività, nel centro marsicano, con i bambini musulmani che spesso trovano difficoltà ad inserirsi tra i loro coetanei, ma con i quali ha avviato un percorso di accoglienza in parrocchia, nel rispetto della loro religione. (Mc.dB.)