Attualità 08:00

Al centro della città un “Centro Commerciale Naturale”

I temi legati al commercio urbano nel convegno organizzato da Confesercenti L’Aquila


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AVEZZANO. I cambiamenti del commercio, i centri urbani, la sfida di Avezzano, le esperienze di chi ha preso la strada giusta. Questi i temi trattati del convegno organizzato dalla Confesercenti della provincia dell’Aquila, dal titolo “Commercio & Città”.

 

L’architetto Elena Franco, tra i maggiori esperti di architettura del centro urbano, e Stefano Bollettinari, segretario della Confesercenti Emilia Romagna e presidente della Federazione europea Vitrines d’Europe, ospiti d’eccezione al tavolo dei relatori insieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria Daniele Erasmi e Domenico Venditti, al consigliere regionale Lorenzo Berardinetti e al sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio.

 

Il moderatore Carlo Rossi, direttore Confesercenti L’Aquila, ha introdotto il delicato tema e lasciato che i relatori sviscerassero la complessa articolazione del centro commerciale naturale che non deve fare più i conti soltanto con il suo diretto antagonista il centro commerciale artificiale, ma anche con il commercio on line che, ormai, sta prendendo il sopravvento e sottraendo fette di mercato importante.

 

L’architetto Franco ha presentato l’esperienza internazionale dei centri commerciali naturali in altri stati, dagli Usa al Nord Europa, fino alla Lombardia dove «un’attenta politica commerciale regionale ha portato alla certificazione di 16 distretti commerciali realizzati dall’unione di pubblico e privato. Le esperienze» ha spiegato l’esperta di architettura del centro urbano «insegnano che una collaborazione attenta e proficua tra gli enti pubblici e gli operatori commerciali può assicurare dei risultati proficui per l’intero centro storico cittadino. I centri commerciali artificiali sono andati a morire nelle esperienze che ci precedono, mentre i centri città pedonalizzati, curati, accoglienti ed organizzati professionalmente sono il futuro del commercio consapevole». «La sfida dei consumi, infatti» ha continuato «passa per una campagna di promozione consapevole delle scelte che il consumatore opera. Gli enti e le associazioni di categoria devono fare sintesi organizzando una struttura operativa meno costosa ma più fattiva». «Fino ad ora» ha concluso Franco «i centri storici sono stati disegnati con logiche immobiliari, vanno ripensati ed organizzati con funzionalità commerciali che rispondano alle aspettative ed alle esigenze dei consumatori-fruitori».

 

Il professor Bollettinari, nel suo intervento, ha aggiunto al gruppo degli «stakeholder del centro storico i proprietari degli immobili, da cui non può prescindere un progetto di sviluppo integrato, e gli operatori dei servizi diversi come le banche». «Un insieme organico» ha illustrato il professore «che implementa e sviluppa in modo sinergico il centro città. Come l’esempio straordinario di Barcellona che in una progettazione a lungo termine negli anni è riuscita a creare 20 assi commerciali, quanti i quartieri della città, organizzati in mercati comunali di quartiere che hanno raggiunto il 60/70% dei consumi totali dei residenti. Questo progetto di sviluppo non solo ha portato ad incrementare l’accoglienza e la vivibilità degli stessi mercati cittadini, ma allo stesso tempo ha ridotto gli effetti collaterali degli spostamenti e degli ingorghi del traffico».

 

Il sindaco di Avezzano, nel suo appassionato intervento, ha lanciato l’appello alle associazioni di categoria per creare «alleanze necessarie a rendere accogliente ed attraente Avezzano, il capoluogo della Marsica». «La politica» ha affermato Di Pangrazio, lanciando un impegno di alleanza alle associazioni «può mettersi a disposizione per rendere partecipi delle scelte i cittadini e per individuare il metodo migliore per far ripartire un centro storico fermo da oltre 50 anni».

 

Al convegno è intervenuto anche Gabriele De Angelis, assessore ai lavori pubblici del Comune di Avezzano che, in questi mesi, ha seguito il progetto di pedonalizzazione e di riqualificazione di Piazza Risorgimento. «Il progetto» ha spiegato l’assessore «è firmato da un giovane architetto marsicano Giancarlo Cardone, selezionato nell’ambito di un concorso di idee valutato da una commissione presieduta dal professor Carbonara». «La fontana» ha concluso De Angelis «diventerà un grande orologio fermo alle 7:52, l’ora che esemplifica la fine e la rinascita di Avezzano. L’isola pedonale abbraccerà piazza Risorgimento da via Garibaldi a via Albanese, creando uno spazio aggregativo intorno alla vecchia fontana e proiettandola verso il futuro».

 

Redazione Avezzano Informa