Lavoro 08:00

Attività sospese per la Nuova Presafer

Venti lavoratori, oggi in cassa integrazione, a fine anno saranno disoccupati


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AVEZZANO. «Un altro pezzo di industria del nucleo marsicano che si arrende dinanzi alle troppe difficoltà economiche e di mercato a cui ha dovuto fronteggiare negli ultimi anni cercando invano di resistere». Commenta così Andrea Campione, segretario provinciale Fismic-Confsal, il concordato preventivo presentato dalla proprietà della Nuova Presafer di Avezzano, che sospende le attività in attesa di soluzioni che permettano la ripresa.

«Venti lavoratori, attualmente in cassa integrazione» spiega Campione «a fine anno saranno di fatto disoccupati, aggiungendosi ai migliaia di conterranei che già da alcuni anni appartengono alla categoria dei senza lavoro. Un’azienda modello per la produzione del ferro tondo da cemento armato, con in mano la possibilità di fornire uno dei più grandi cantieri italiani, ovvero la ricostruzione dell’Aquila, costretta a chiudere per mancanza di forniture di materie prime». «Dalla relazione finale» aggiunge il segretario «si evince come la crisi della Presider, stabilimento della filiera di famiglia, pur producendo ferro per tipologie diverse, abbia influito sull’immagine della Nuova Presafer, causando la chiusura delle forniture del materiale ed economiche necessarie per la liquidità». «I 20 lavoratori e famiglie collegate, oltre alla triste notizia» prosegue «dovranno anche fare i conti con le trasformazioni degli ammortizzatori sociali che i governi degli ultimi anni hanno drasticamente ridotto».

 

«L’appello che la Fismic fa alla politica locale» conclude Campione «è quello di non sottovalutare la continua perdita di salari e di ricchezza che il territorio marsicano sta procedendo, le cui ripercussioni generano un clima sociale drammatico».

 

Redazione Avezzano Informa


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