Il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, sceglie il principio costituzionale della progressività nell’applicazione delle tasse comunali: «Con il prossimo bilancio azzereremo le tasse per i disoccupati, i non abbienti, i pensionati sociali, gli incapienti e in generale per tutti coloro che sono in difficoltà economica ad Avezzano. Tutti questi soggetti quest'anno non pagheranno la Tasi sulla prima casa».
In una nota diffusa dal Comune, Di Pangrazio ha spiegato che la Tasi, Tassa sui Servizi Indivisibili istituita dalla Legge di stabilità del 2014, si paga per sostenere le spese dei Comuni per i servizi rivolti alla collettività. Quei servizi che per il fatto di «essere usufruiti da tutti i residenti del Comune, non possono essere fatti pagare direttamente al fruitore. Sono esempi di servizi indivisibili l'illuminazione pubblica, i trasporti, la sicurezza, l'anagrafe, il verde pubblico, eccetera. Dunque come compensare le minori entrate e garantire comunque i servizi? Con la solidarietà sociale perchè chi ha di più oggi deve aiutare le tante persone che si trovano in difficoltà economica».
«La maggioranza che governa il nostro Comune ha voluto dare una risposta concreta ai ceti sociali più deboli, in maggiore difficoltà – così Di Pangrazio – e anche se nel 2014 il governo centrale ci ha tagliato oltre 2 milioni di euro di trasferimenti statali (e ne taglierà altri 700mila del 2015), voglio dire ai miei concittadini che nessuno sarà lasciato solo. Anzi ritengo sia prioritario aiutare proprio chi è in difficoltà. Solo così potremo costruire vera inclusione sociale favorendo l'uguaglianza».
«Anche se i trasferimenti dallo Stato diminuiscono – ha concluso Di Pangrazio – la nostra fiscalità locale non colpirà le fasce più deboli. Questo per scommettere nella ripresa economica del territorio e sul futuro dei nostri giovani, sui figli delle famiglie in difficoltà».
Redazione Avezzano Informa