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Cultura in Abruzzo, il presidente del Lanciavicchio: “Attendiamo l’attenzione della politica”

Antonio Silvagni dopo l’intervento del consigliere regionale Ranieri (M5S)


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AVEZZANO. «Abbiamo accolto con piacere e interesse l’intervento del consigliere Ranieri sulla scarsa attenzione rivolta alla Cultura dalla Regione Abruzzo, e sulla volontà del Movimento 5 stelle di schierarsi con chiarezza a sostegno della rete RCA. Ci sentiamo in dovere però di chiarire alcuni punti». Questa la dichiarazione di Antonio Silvagni del Teatro Lanciavicchio, che poi prosegue: «RCA è un “circolo chiuso” del quale fanno parte esclusivamente le realtà teatrali musicali e di danza abruzzesi riconosciute fino ad oggi dal Ministero dei Beni Culturali. Tale elenco non può certo rappresentare quindi l’intero comparto culturale della regione, e non solo perché mancano all'appello TSA e ISA».

 

«Una legittima e consistente lobby, quindi» aggiunge «che ‘giustamente’ intende spingere la Regione Abruzzo nell’assegnazione dei contributi pubblici ad un equilibrio tra le realtà (ma solo alcune) che operano in Abruzzo, senza creare forti disparità ed essenzialmente proseguire il percorso determinato negli ultimi 14 anni dalle leggi regionali di settore (L.R.5 per il Settore Teatro, L.R.15 per il Settore Musica). Tali leggi di settore sono proprio quelle di cui i componenti RCA hanno (a vari livelli) usufruito accanto al TSA e all’ISA, leggi che di fatto hanno escluso una consistente parte produttiva del comparto culturale abruzzese, che non usufruendo delle risorse pubbliche del Ministero dei Beni Culturali sono state anche private dall’accesso a risorse pubbliche regionali».

 

«La Regione Abruzzo infatti» afferma ancora Silvagni «non si è mai dotata di un organico e autonomo progetto di sviluppo culturale, delegando di fatto al Ministero dei Beni Culturali le scelte sugli indirizzi delle proprie erogazioni contributive, in tal modo penalizzando fortemente imprese culturali e artistiche di spessore organizzativo e produttivo, e compagnie portatrici di innovazione artistica e sviluppo culturale dei territori, e determinando un  grave ‘non sviluppo’ della cultura nella regione Abruzzo questo sì! consigliere Ranieri ‘significa prendersi la responsabilità di ignorare istanze eccellenti provenienti dal basso per favorire logiche distributive inefficienti e ancorate ad ingiustificabili rendite di posizione’».

 

«Creare bandi aperti e trasparenti, senza rendite di posizione acquisite, dotarsi di criteri autonomi ed efficaci di valutazione dei progetti» conclude il presidente del Lanciavicchio «dovrebbe essere l’obbiettivo prioritario di chi ha a cuore il futuro della cultura e dell'arte nella nostra regione. Quindi creare le condizioni per “operare partendo da valutazioni di partenza perlomeno paritarie rispetto ad altre più blasonate istituzioni” per citare ancora il consigliere Ranieri, per tutte le imprese culturali che operano professionalmente e con stabilità in regione, e non solo per gli aderenti al RCA. Certi che il consigliere Ranieri, il Movimento 5 stelle, tutta l’opposizione, nonché il presidente D’Alfonso, il presidente del Consiglio Di Pangrazio, e tutti i consiglieri di maggioranza non abbiano bisogno di questa nostra per comprendere l’enorme difficoltà nella quale gli tutti gli operatori culturali della nostra regione operano, attendiamo con ansia l’attenzione della politica al problema».

 

Redazione Avezzano Informa