Attualità 06:15

Tutela dell'orso, Febbo e Iampieri: dalla Regione scelte rischiose

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AVEZZANO. Il presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio Regionale, Mauro Febbo, e il Consigliere regionale di Forza Italia, Emilio Iampieri, sono  intervenuti sulla proposta di calendario venatorio, anche in relazione allo svolgimento della Consulta regionale della caccia presieduta dall’assessore Pepe.

 

“Ciò che sta avvenendo in Abruzzo è gravissimo"  hanno affermato i Consiglieri di opposizione "in ragione di dover conciliare le esigenze di tutela dell'orso marsicano con le richieste di usufruibilità del territorio e delle attività, tra cui quella venatoria, la Regione Abruzzo negli anni passati aveva attivato il tavolo tecnico del PATOM presso il ministero, generando, in ragione di quanto stabilito dal punto B1 del protocollo di tutela, una serie di approfondimenti scientifici che hanno permesso di limitare le attività venatorie in tempi e modalità, differenziando la zona a presenza stabile del plantigrado, la cosiddetta zona C1, con le are limitrofe, C2. Tali decisioni, molto apprezzate dal mondo venatorio, sono state decisive ai fini della protezione dell'orso marsicano, visto che la caccia programmata con gli ultimi calendari venatori non ha minimamente influito sui periodi delicati di riproduzione ed entrata in letargo. Oggi, invece, la completa assenza di iniziative dell'assessorato presieduto da Pepe e la latitanza della Regione in merito alle iniziative di proseguimento del confronto stabilito dal punto B1, stanno producendo ciò che noi scongiuravamo durante la giunta Chiodi, e che rischia di compromettere i delicati equilibri stabiliti con grande fatica, con tutti i portatori di interesse”.

 

Secondo i consiglieri si va ufficializzando l'allargamento delle limitazioni previste per l'area C1 in tutto il comprensorio C2, ma, cosa ancora più penalizzante per i cacciatori, in tutti i Comuni confinanti con il Parco nell'area della valle del Sagittario e nelle aree frapposte tra il Parco d’Abruzzo ed il parco della Maiella.

Continuano infatti nel dire che questa decisione è stata formalizzata, in occasione dell'ultima consulta regionale della caccia, da rappresentanti del PATOM con la completa indifferenza della Regione e persino dei rappresentanti dei cacciatori, dei quali in particolare uno appartenente all'Ambito di Sulmona, come hanno riferito i testimoni.

 

"Vogliamo subito denunciare all'opinione pubblica che  non sono stati fatti i confronti a livello istituzionale e non ci provassero coloro i quali vorrebbero scaricare le responsabilità sul comitato di valutazione di incidenza ambientale prossimo venturo, in quanto la Via è stata brillantemente superata del calendario di due anni orsono, allorquando la Regione partecipava al tavolo tecnico." hanno concluso "Prendiamo atto che D'Alfonso ha abdicato agli ambientalisti ed al parco le scelte, a discapito di tutto il mondo venatorio abruzzese. Ci auguriamo che i cacciatori della zona, da Castel di Sangro a Sulmona la prendano bene, perché in caso contrario Pepe se ne assumerà “facilmente e velocemente” tutte le responsabilità”. 

 

Redazione Avezzano Informa 


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